Face, lotta alla dispersione scolastica: iscrizioni aperte fino al 15 settembre

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Sono aperte le iscrizioni al progetto Face – Farsi Comunità Educanti che promuove, attraverso la scuola, la cittadinanza attiva e che intende contrastare la povertà minorile. Fino al 15 settembre ci si può iscrivere per partecipare alle attività in programma ogni sabato mattina da ottobre 2019 a marzo 2020. Gli appuntamenti, dedicati a bambini e adulti insieme, si articoleranno su diversi temi e attività. A partire dall’ascolto di fiabe e racconti con interazioni musicali (con le associazioni Ayekantun e Nati per leggere). Ci saranno laboratori sulla scoperta creativa della carta (il pop-up) e sull’esplorazione della natura (con le associazioni Aporema e Scienza Semplice).Spazio anche al mondo digitale insieme agli esperti della scuola. Non mancheranno giochi con ombre e tracce luminose così come esperimenti per la conoscenza ludica dei materiali (con l’associazione Remida). Le attività si svolgeranno in tre ‘Face Zone’ del quartiere: i plessi Santa Rosa e Lotto O dell’i stituto comprensivo 70 Marino Santa Rosa e il Centro Remida.
Il progetto nazionale Face è stato selezionato dall’impresa sociale Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e promosso da Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi. A Napoli coinvolge l’istituto comprensivo 70 Marino Santa Rosa, il Comune di Napoli e l’Atelier Remida Campania. Le attività educative sono state progettate in una serie di incontri che hanno visto protagonisti insegnanti, genitori ed esperti del terzo settore. Le azioni sperimentali hanno la finalità di promuovere l’accesso ai servizi educativi per la prima infanzia sul territorio di Napoli Est che da anni soffre la carenza di valide opportunità in questo senso.”Il progetto FA.C.E. nasce dall’idea che l’educazione è un fatto pubblico, che chiama attorno a se la corresponsabilità e la partecipazione delle istituzioni e delle famiglie, per promuovere un’educazione di qualità. – così la Presidente di Fondazione Reggio Children Carla Rinaldi – Da questa premessa il progetto ha costruito nei diversi territori processi di co-progettazione, a partire dal protagonismo delle famiglie, per sostenere il ruolo culturale e sociale della scuola, in particolare in quelle che vengono definite periferie”.