Moldavia e Italia, filo diretto tra le diplomazie per progetti in campo agroalimentare

708

Il presidente della Moldavia, Igor Dodon, durante una riunione del Consiglio supremo di Sicurezza, ha informato la stampa locale che il governo ha di recente sospeso il programma di cittadinanza ‘by investment’: una preparazione ad una seconda fase di sviluppo volto alle caratterizzazioni diplomatiche o un problema interna che si affaccia all’orizzonte? Fatto sta che l’attuale governo ha recentemente avviato un’iniziativa per rivedere l’intero programma, comprese varie società che sono state coinvolte in qualità’ di aziende fornitrici di servizi. Tutte le domande che sono state ufficialmente inviate saranno esaminate ma ci sarà una pausa temporanea nell’elaborazione di nuove domande per consentire al governo di completare il suo processo di valutazione.
La Moldavia garantisce l’anonimato ai passaporti concessi nell’ambito del programma in questione; la cittadinanza può essere estesa ai membri della famiglia e tramandata attraverso le generazioni; quindi per ora non si può definire cn assoluta certezza quali siano le ragioni ‘tecniche’ per un tale provvedimento fatto sta che però le relazioni diplomatiche tra Moldavia E Italia crescono, e lo dimostra anche quanto evidenziato nell’editoriale di Domenico Letizia su ‘Imprese del sud’: dal 29 agosto al 1° settembre si è svolta infatti la 25° edizione della Fiera del SS Crocifisso. Quattro giorni dedicati alla zootecnica, con la presenza di circa 60 bovini, e al mondo agricolo, che ha affiancato alle tradizioni autoctone tante novità come i laboratori per i grani antichi del Mediterraneo, laboratori per il sapone, un bus navetta gratuito e ristorazione con prodotti a km zero, grazie anche alla collaborazione con Coldiretti. Tra le novità di quest’anno, grazie al Consorzio dei Vini Piceni, per la prima volta si è potuto degustare eccellenti vini locali e vini internazionali. Presenti due cantine della Repubblica di Moldova, grazie al rapporto del Comune di Castel di Lama con il Console Onorario Roberto Galanti e con la Federazione Nazionale dei Consoli Onorari.
“La Moldova era considerata la cantina di tutta l’Unione Sovietica e oggi i loro vini sono migliorati grazie a enologi italiani. Abbiamo confrontato le cantine Asconi e Apriori con le nostre locali”: sono le parole del Console Roberto Galanti, confermando il rapporto e l’intreccio locale e internazionale intrapreso dai lavori della Fiera. In particolare, le cantine “Asconi” della Repubblica di Moldova sono state apprezzate, riuscendosi ad aggiudicare il premio come primi classificati alla “gara dell vino” della Fiera.
La giovane Repubblica di Moldova è tra i produttori più antichi di vino, ci sono tracce di viti coltivate risalenti a circa 5mila anni fa. I vini della Moldova grazie alla loro qualità e corposità si attestano tra i primi posti a livello europeo per quantità prodotta, piazzandosi al primo posto per quanto riguarda la produzione nell’est europeo. Sono 4 le principali zone vitivinicole della Moldova, in cui si coltivano vitigni come: feteasca e rara neagra e sono: Balti nel nord, Codru regione centrale, Cahul nel sud e Nistreana, nel sud-est al confine con l’Ucraina.
Alcuni vini prodotti in queste regioni sono stati premiati con medaglie d’oro in diverse esposizioni internazionali. Eccellenze dell’Europa Orientale che sono state conosciute e intrecciate con i prodotti tipici del territorio delle Marche, una vera e propria scoperta culinaria che riunisce mondi e prospettive differenzi legate all’enogastronomi. Un immenso lavoro è stato svolto quest’anno per rendere i lavori della Fiera eccezionali. Incontri, rapporti e un network internazionale costituitosi grazie alla capillare azione svoltasi dal sindaco del Comune di Castel di Lama Mauro Bochicchio.