De Masi: Turismo petrolio del Sud?
Sì, ma mancano manager della cultura

137

Il secondo esempio dirapido intervento con effetti in tempi lunghi” per il rilancio del Sud, per il sociologo Domenico De Masi è una Il secondo esempio dirapido intervento con effetti in tempi lunghi” per il rilancio del Sud, per il sociologo Domenico De Masi è una “scuola di management turistico e culturale“. “Si ripete da più parti – dice De Masi nel corso dell’evento organizzato da Denaro e Matching Energies nell’ambito della rassegna Napoli 2020 – che una soluzione adatta al Mezzogiorno va cercata nel turismo, dove però le nostre carenze manageriali sono disastrose. Altrettanto disastrose sono le carenze di manager della cultura, tanto che proprio in questo momento il Ministero competente sta cercando anche all’estero i direttori dei nostri poli museali“. “Se un giovane meridionale, magari figlio di albergatore, vuole diventare un ottimo operatore turistico, non trova una scuola adeguata né nel Sud, né nel Centro, né nel Nord Italia ma deve trasferirsi a Losanna, pagando, per la sola tassa di iscrizione, più di 100.000 euro l’anno. Qui, a pochi passi da noi, c’è il sito reale di San Leucio, progettato dall’architetto Vanvitelli, ora splendidamente restaurato e sciaguratamente inutilizzato, che potrebbe diventare rapidamente il più bel campus di formazione turistica e culturale del pianeta: più di Pollenzo in Italia, più di Losanna in Europa“, dice De Masi.