Rapporti tra Pmi e banche:
i consulenti fanno da arbitri

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Quasi il 10 per cento dei revisori legali italiani opera in Campania. Un peso rilevante in una categoria formalmente riconosciuta dallo scorso giugno. Ecco perché l’incontro Quasi il 10 per cento dei revisori legali italiani opera in Campania. Un peso rilevante in una categoria formalmente riconosciuta dallo scorso giugno. Ecco perché l’incontro di ieri, che ha riunito intorno allo stesso tavolo a Napoli tutte le delegazioni provinciali della regione, ha visto anche la partecipazione di Virgilio Baresi, presidente dell’Istituto Nazionale Revisori legali. Una presenza che testimonia la centralità della Campania rispetto a una professione che conta, tra le proprie competenze, nozioni di contabilità, bilancio e controllo interno ed esterno delle scritture contabili di società di capitali, enti pubblici, privati e non profit. E il cui contributo alla crescita delle imprese si fa sempre più rilevante. “Abbiamo reso operativa la convenzione con la Fondazione Sdl Centro studi – spiega Baresi – con cui le aziende campane, come quelle di tutto il paese, potranno ricevere a costo zero la valutazione di correttezza delle banche cui si rivolgono”. Fenomeni usurari e anatocismo, per esempio, minano il rapporto tra credito e Pmi: grazie all’accordo il revisore legale mette a disposizione delle aziende per ristabilire equità nei rapporti con le banche e sostenerli nel difficile rilancio delle loro attività. “Le imprese sono spesso vessate dal sistema bancario – aggiunge Ubaldo Procaccini, vicesegretario nazionale dell’Istituto -: in questo contesto economico e finanziario, per crescere, vanno rispettate e difese. Ecco perché mettiamo a disposizione di imprenditori, professionisti e persone fisiche la nostra consulenza”. L’incontro partenopeo è stato anche scenario per la discussione delle nuove norme che il Ministero delle Finanze si è impegnato a rendere operative. Si tratta dei principi internazionali di revisione Isa Italia, che il Mef si appresta a “importare” nel paese. “Ci sarà un incontro a Roma il prossimo 4 marzo per discutere con i rappresentanti di tutte le regioni cosa cambia con le nuove norme – prosegue Procaccini -: si tirano così le somme su un lavoro durante più di due anni di concerto con la Commissione ministeriale, i revisori legali e l’Ordine nazionale dei commercialisti. È tempo di novità: anche le nuove modalità di accesso alla professione, in vigore dalla scorsa estate, testimoniano il ruolo crescente dei revisori nel paese”.