Saluber, la digital App napoletana protagonista a RNI Forum Innovation della Parthenope

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Saluber, la digital App che rivoluziona i servizi di trasporto e di logistica in sanità attraverso una piattaforma in grado di geolocalizzare mezzi e uomini, è tra le imprese innovative presentate al RNI (Research Network Innovation) dell’Università degli Studi “Parthenope” di Napoli.
Una tre giorni con aziende e ricercatori provenienti da tutta Europa intitolata “Innovation for Health, Innovation for Life” e svoltasi tra Palazzo Pacanowski e Villa Doria d’Angri.
La piattaforma napoletana è in grado di geo-referenziare vettori e operatori per effettuare trasporti con ambulanza non in emergenza, servizi con navette sociali riservate a persone con disabilità, cure a domicilio con medici ed infermieri. Il tutto rendendo tracciabile l’intera corsa o l’intervento ed ottimizzando così tempi e costi.
Al centro della tavola rotonda tenutasi ieri nella prestigiosa sede di via Petrarca e a cui ha partecipato Guido Bourelly, founder di Saluber, il tema dell’innovazione in sanità. Moderata dal professor Francesco Schiavone, docente associato di Economia e Gestione delle Imprese presso l’ateneo partenopeo, ed intervallata dagli interventi, tra gli altri, di Daniele Leone, Post-doc Research Fellow in Management, la discussione ha riguardato il profilo di sharing economy contenuto nella startup Saluber.
A caratterizzare infatti il progetto nato a Napoli e pronto ad essere esportato in tutta Europa è la capacità di creare nuove relazioni e network in ambito sanitario. Saluber si presenta infatti come un incubatore di servizi per la salute e un contenitore di sia di vettori (ambulanze e mezzi speciali per il trasporto infermi) sia di centri intermediari (Farmacie, cliniche private, medici di base ed altri attori operanti nel settore sanitario) che di professionisti (medici ed infermieri).
Ma l’altro aspetto apprezzato alla tavola rotonda dell’Innovation Forum della Parthenope è riconducibile alla capacità di ampliare il portafoglio di servizi delle organizzazioni sanitarie. Secondo gli esperti del settore, infatti, grazie anche al modello lanciato dalla startup di Guido Bourelly, già Premio per l’Innovazione a Smau 2018, questo tipo di aziende non saranno più viste soltanto come erogatori di cure ma anche come gestori di servizi di trasporto non emergenziali, di interventi sociali attraverso il trasporto di persone con disabilità, di home care services attraverso l’assistenza direttamente a casa di operatori sanitari.
“Oggi le principali aziende per fatturato al mondo sono immateriali. Eppure, sopratutto al Centro Sud, la gestione operativa dei servizi pubblici che puntano a salvare vite umane avviene ancora via telefono. Con Saluber – spiega Guido Bourelly – stiamo tentando di introdurre una tecnologia innovativa nell’ambito della salute perché siamo consapevoli che la vera sfida sia pianificare servizi attraverso le piattaforme digitali per risparmiare tempo e rendere più trasparenti ed efficaci gli interventi”.