Aeroporti, via al piano nazionale
Dieci bacini di traffico omogeneo

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La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ha dato oggi l’intesa sul piano nazionale degli aeroporti presentato dal La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ha dato oggi l’intesa sul piano nazionale degli aeroporti presentato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi. Dopo il parere delle competenti commissioni parlamentari e la deliberazione definitiva del Consiglio dei Ministri, che l’aveva gia’ approvato preliminarmente nella riunione del 30 settembre 2014, il piano verra’ sottoposto alla firma del presidente della Repubblica. Il decreto sara’ quindi inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. “L’Italia, finalmente, non e’ piu’ il paese dei 90 aeroporti, dove ognuno fa per se’, spesso generando perdite, sprechi e inefficienze. Il piano individua 10 bacini di traffico omogeneo, determinati in base al criterio di una distanza massima di 2 ore di percorso in auto da un aeroporto di particolare rilevanza strategica: 1) Nord-Ovest, 2) Nord-Est, 3) Centro-Nord, 4) Centro Italia, 5) Campania 6) Mediterraneo-Adriatico, 7) Calabria, 8) Sicilia Occidentale 9) Sicilia Orientale, 10) Sardegna“. Il ministero ricorda che nei bacini individuati rientrano 3 aeroporti strategici intercontinentali: Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Venezia e 9 aeroporti strategici inseriti nella core network europea: Torino Caselle (a condizione che realizzi, in relazione alle interconnessioni ferroviarie AV/AC tra le citta’ di Torino e Milano, un sistema di alleanze con l’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa finalizzato a generare sinergie di sviluppo reciproco e dell’intero bacino del Nord Ovest), Bologna e Pisa/Firenze (a condizione che Pisa e Firenze realizzino la gestione unica), Napoli, Bari, Lamezia Terme, Palermo, Catania, Cagliari.