Battipaglia, periferia da rifare
Via al recupero urbanistico

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Evitare colate di cemento, riqualificare l’esistente e creare una città più a misura d’uomo, con servizi, trasporti e standard adeguati. Sono questi, in sintesi, i punti Evitare colate di cemento, riqualificare l’esistente e creare una città più a misura d’uomo, con servizi, trasporti e standard adeguati. Sono questi, in sintesi, i punti chiave della mission di Massimo Alvisi, architetto dello studio romano Alvisi Kirimoto, destinatario dell’incarico di disegnare le linee guida urbanistiche e strategiche per la città e la periferia di Battipaglia, in provincia di Salerno. Il tavolo, al quale siede un team interdisciplinare di professionisti, è già al lavoro. Alvisi, uno dei tutor scelti da Renzo Piano per guidare i giovani architetti che si muovono sotto l’egida del “gruppo G124”, sta analizzando 40 anni di documenti e fascicoli. Una città, Battipaglia, cresciuta in modo disordinato. Poche aree verdi e attrezzature sociali, pochi parcheggi. “Le linee guida saranno redatte entro giugno – spiega Alvisi, tra i protagonisti di Gate, il Festival internazionale dell’architettura svoltosi tra Salerno e Ravello lo scorso novembre – quando sarà lanciato il concorso di idee per rendere il rammendo delle periferie un’azione davvero partecipativa. L’idea alla base della nostra visione dell’architettura è proprio questa: coinvolgere, dal punto di vista tecnico, tutte le sfere del sapere, e soprattutto i cittadini e i comitati di quartiere”. Nel team, infatti, oltre a Alvisi e altri cinque architetti con esperienze nel G124 – e oggi parte del gruppo Insiti srl, da loro fondato – l’urbanista Umberto Bloise, Carlo Colloca, docente di sociologia urbana, e Christian Iaione, docente di Governance dei Beni Comuni alla Luiss Guido Carli. “Battipaglia fungerà da apripista e sarà la provetta dentro cui valutare sul campo le tesi del G124 e su cui magari costruire in futuro altri progetti simili in altre città”, precisa Alvisi. Il gruppo redigerà le linee guida affiancando Gerlando Iorio, commissario prefettizio della città. Tra le attività oggetto del futuro piano, il progetto integrato Più Europa; il nuovo cimitero comunale che modificherà una parte della collina che conduce fino al Castelluccio, tanto per fare qualche esempio. Standard urbanistici da rivedere, come dotazione di 20 metri quadrati per abitante, prevista dalla legge, attualmente non realistica a Battipaglia, dove si riscontra una media di circa 10 metri quadrati. Spazi collettivi, verde pubblico, attrezzature sociali mai realizzati e che a breve, invece, potrebbero ricevere la giusta attenzione. Con due vocazioni: una turistica, e una rurale: i due punti di forza della città e dell’intera provincia salernitana.