“Mi stringo intorno ai familiari di Rosario Padolino, il commerciante di 66 anni morto questa mattina per la caduta di un cornicione da un edificio in pieno centro a Napoli. Nessuno deve azzardarsi a parlare di caso, fato o sfortuna. I responsabili hanno nomi e cognomi. Lo stato fatiscente e di abbandono di molte costruzioni continua a mietere vittime. La tragedia del luglio 2014 sotto la Galleria Umberto, quando il 14enne Salvatore Giordano fu travolto proprio da una valanga di calcinacci, purtroppo non ha smosso nulla. L’edilizia a Napoli è ferma da decenni: 30.000 pratiche di condono giacciono nei cassetti, le concessioni edilizie sono incatenate dall’immobilismo e dalla burocrazia lumaca mentre il piano regolatore – progettato senza criterio – è da libri di storia. La politica ancora una volta è responsabile di non aver alzato un dito per favorire la rigenerazione urbana. Tutto fermo, sia da parte del Comune che da parte della Regione. E intanto piangiamo un altro concittadino. Speriamo di poter dire ai parenti di Rosario: sarà fatta giustizia e non accadrà mai più”. E’ quanto si legge in una nota del presidente dell’associazione Nord e Sud Severino Nappi.