Sicurezza, il nuovo questore di Napoli: La città richiede impegno collettivo

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In foto Alessandro Giuliano

E’ consapevole che esiste una “forbice tra il numero di reati e la sicurezza come viene percepita dai cittadini”, il nuovo questore di Napoli, Alessandro Giuliano, e ritiene sia “qualcosa di cui dobbiamo farci carico. Intendo interagire con tutti”. Poco loquace, soprattutto per scelta e perche’ entra ora in una citta’ “complessa”, Giuliano sottolinea che avra’ “attenzione verso gli organi informazione, perchè la questura ritengo debba avere un rapporto forte con il territorio e i media in questo sono un attore importante”. “Ringrazio il capo della polizia – aggiunge – dato che mi ritiene adatto a un incarico importante. Per me e’ un onore essere questore di Napoli”. Non e’ interessato Giuliano a fare una “analisi di temi complessi con cui si misurano professionisti da decenni”, come quello della criminalita’ organizzata, “che non puo’ essere liquidata con formule semplici”. I problemi di Napoli “vanno affrontati in maniera seria con il lavoro. Ci vuole grande impegno” perche’ “non attengono solo a repressione e prevenzione – insiste – ci vuole un impegno collettivo, delle istituzioni e di ogni realta’ che possa contribuire. Un impegno collettivo e corale. Ho visto laboratori pregevoli che gia’ ne danno come nel rione Sanita’”. La sua questura sara’ “un luogo aperto, e’ di tutti. Mi occupero’ in via prioritaria di tutto. Non ci sono settori privilegiati”. L’attivita’ contrasto ai clan e’ alla criminalita’ per Giuliano “e’ adeguata. L’mpegno delle forze ordine e’ massimo”. Napoli “è una città “meravigliosa” che conosce da turista, ma deve “calarsi nella realta’ in cui si trova”, “senza pretendere di portare procedure non verificate”.