E-LISA, al Pineta Grande di Castel Volturno un algoritmo riconosce la gravità delle fratture

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Un algoritmo in grado di riconoscere automaticamente la gravità delle fratture e di associare l’approccio chirurgico più adatto, permettendo all’operatore una pianificazione dell’intervento virtuale oppure una ricostruzione tangibile dell’operazione tramite una stampante 3D, come in uno dei videogiochi più realistici. E’ l’innovazione sviluppata da E-LISA, la start-up nata circa 3 anni fa e cresciuta all’interno dell’Incubatore d’impresa di Campania New Steel a Città della Scienza, che da oggi è entrata a far parte del gruppo del Pineta Grande Hospital di Castel Volturno (Caserta). “La professionalità e l’entusiasmo dei giovani ricercatori di E-LISA e i notevoli sviluppi che intravedo in questo settore mi hanno spinto ad investire in questo progetto – afferma Vincenzo Schiavone Amministratore Unico del Gruppo La Nuova Domiziana, holding che controlla varie strutture tra cui il Pineta Grande Hospital – attraverso Pineta Grande intendiamo dare maggiori impulso alla start-up per sviluppare nuove tecnologie in altri distretti corporei e in altri ambiti della chirurgia”. Attualmente la pianificazione pre-operatoria e’ stata sviluppata per il distretto corporeo della spalla e del gomito ma, fanno sapere da E-LISA, sono già in cantiere nuovi protocolli per le operazioni di anca e di ginocchio. Guardando al futuro, l’azienda sta collaborando con l’Università Federico II per lo sviluppo di un software che sarà in grado di simulare automaticamente l’intera chirurgia e di trasferire la simulazione virtuale dell’operazione direttamente sul lettino operatorio tramite dispositivi di realtà aumentata.