Il pc che si indossa (al piede)

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Può una calza essere intelligente? La tecnologia wearable, ovvero indossabile, passa anche attraverso un calzino sportivo. “Sensoria” funziona attraverso una serie di nanosensori inseriti all’interno del tessuto, che rilevano dati come Può una calza essere intelligente? La tecnologia wearable, ovvero indossabile, passa anche attraverso un calzino sportivo. “Sensoria” funziona attraverso una serie di nanosensori inseriti all’interno del tessuto, che rilevano dati come postura, battito cardiaco, chilometri percorsi. In base ai dati è possibile correggere il comportamento (eventualmente) sbagliato del corridore: la posizione del piede, il ritmo, la falcata. A ideare il “magico” calzino è stato Mario Esposito, originario di Salerno, che insieme ad altri due cervelli italiani in fuga ha realizzato l’avveniristico progetto. Per la produzione è stata lanciata una campagna di crowdfunding attraverso il web. “Chiedevamo 80 mila dollari, ne abbiamo raccolti 115 mila vendendone 750 paia”, racconta Esposito. Il successo ha attirato le attenzioni della rivista Time, che alla calza intelligente ha dedicato un articolo.


Idee, contest in arena Nuove molecole per la terapia antitumorale che modificano le attività dei geni senza alterare la sequenza del Dna e un enzima sintetico che rivoluziona le analisi immunologiche permettendo diagnosi precoci sono i progetti di due start up napoletane, Epic-C e InKidia, vincitrici della prima edizione di Tech Hub con un finanziamento, ciascuna, di 50mila euro. Cinque premi di 30mila euro, anche per un’ innovativa piattaforma di produzione di dolcificanti proteici (Isweetch) e una tecnostruttura per le infrastrutture di rete (NM2). Sul podio anche un sistema di controllo biometrico con piattaforma integrata (BSCube); una rete di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico da particolato (Ala) e un processo di produzione di strutture di osso sintetico personalizzabili (Fastbone). Tech Hub è il progetto di accelerazione e di creazione, nel territorio napoletano, di start up promosso dalla Camera di Commercio di Napoli insieme all’Università Federico II e il Banco di Napoli.


Best, ponte con gli Usa Martedì 27 gennaio presso la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base a Napoli in Piazzale Tecchio, mondo universitario istituzioni hi-tech sono chiamati a “fare sistema” dal rettore dell’Università di Napoli “Federico II”, Gaetano Manfredi. L’incontro darà spazio alle opportunità del sodalizio Italia-Usa sviluppato nell’ambito del “Programma Best” per i giovani laureati italiani al di sotto dei 35 anni. In 5 anni Best ha prodotto ben 30 milioni di euro trasferiti da investitori internazionali nelle Startup italiane.


Unisa, dati in crescita A pochi giorni dall’approvazione da parte del consiglio d’amministrazione, l’università di Salerno ha presentato il Bilancio Unico 2014 in contabilità economico-patrimoniale, così come previsto dalla Riforma Gelmini, anticipandone anche i tempi. La legge 240 prevedeva che gli atenei dovessero, a partire dal 2015, adottare un sistema di contabilità economico – patrimoniale ed il bilancio unico composto da budget economico e degli investimenti. A presentarlo personalmente il rettore Aurelio Tommasetti che ha mostrato i risultati conseguiti e tutti i dati contenuti nel documento, dal bilancio di previsione al fondo ordinario che ha visto una crescita di 4,7 milioni di euro, diciottesimo su 56 atenei pubblici, secondo tra i grandi atenei, la crescita maggiore tra le università campane. Una situazione che dovrebbe premiare l’ateneo anche per l’assunzione di personale, come previsto dal decreto distribuzione punti organico del 22 dicembre scorso con un turnover del 64 per cento, il più alto in regione.


Studenti in digitale Il Banco di Napoli, in collaborazione con l’Università Federico II ha avviato la commercializzazione della “Superflash Federico II Napoli”, la nuova carta prepagata, ricaricabile e nominativa operante su circuito Master Card, che consente agli studenti ed al personale dell’Ateneo di autenticarsi ed accedere ai servizi telematici offerti dall’Università. Si tratta della prima Carta di Intesa Sanpaolo a racchiudere funzionalità universitarie e bancarie.