Aerospazio, 22 imprese (5 meridionali) della filiera di Leonardo entrano in Elite

1825
In foto Alessandro Profumo

Cinque imprese meridionali (quattro delle qual con basi campane) fanno parte del primo gruppo di 22 aziende della filiera di Leonardo entrate in Elite: si tratta di Lear (americana ma con sedi a Napoli e Melfi); Mes Group (Mariglianella); Omi, Officine meccaniche Irpine (Avellino), Sipal (Napoli), Umas Technology (Enna). Le altre sono Apr, Celte, Civitanavi systems, Costruzioni Novicrom, Elettronica Aster, Elsel, Eurolink Systems, Garofoli, Logic, Manta group, Mb elettronica, Plyform composites, Sicamb, Sofiter system engineering, Tema, Veca. Si tratta di aziende, provenienti da undici regioni, e tutte attive nel settore dell’industria Aerospaziale e della Difesa, a ulteriore conferma dell’importanza di questa filiera nell’economia reale del Paese: hanno un fatturato aggregato pari a 360 milioni di euro e impiegano oltre 2.400 addetti.
L’ingresso in Elite di queste imprese è il primo frutto dell’accordo tra il gruppo di difesa e aerospazio guidato da Alessandro Profumo, Elite (piattaforma nata in Borsa Italiana per favorire la crescita finanziaria delle pmi) e la Cassa depositi e prestiti. L’intesa, legata ad una partnership annunciata da Leonardo ed Elite lo scorso febbraio, si propone di favorire lo sviluppo delle aziende fornitrici di Leonardo e si inserisce anche all’interno del programma di Leonardo denominato LEAP 2020, che punta a rafforzare la catena di fornitura per renderla sostenibile nel medio-lungo periodo.
“L’accordo, rappresenta un ulteriore passo in avanti nel percorso intrapreso – ha affermato Profumo – in coerenza con il nostro piano industriale e gli obiettivi di sviluppo sostenibile per costruire una catena di fornitura solida e affidabile”. L’amministratore delegato di Elite, Luca Peyrano, ha sottolineato che l’accordo, che porta la community a quota 1.160 aziende, di cui oltre 700 italiane, «è stato co-disegnato sulle esigenze di filiera di un grande operatore e rappresenta un’innovazione di sistema che in Europa non c’è”. Nunzio Tartaglia, responsabile della direzione di Cdp imprese, ha aggiunto che “bisogna puntare sulle filiere. Stiamo ragionando a un altro paio di iniziative da lanciare entro fine anno”. Profumo infine ha definito possibili “aggregazioni in alcuni settori specifici per acquisire leadership, ma non per la holding”.