Regno Unito, giornata della ricerca: presentati tre studi made in Italy

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In occasione della seconda edizione della Giornata Mondiale della Ricerca Italiana, celebrata il 15 aprile e che è coincisa con l’anniversario della nascita di Leonardo Da Vinci, sono stati programmati presso le Sedi della rete diplomatica italiana oltre 116 eventi in 78 paesi. Tale ricorrenza è stata istituita per valorizzare il contributo dei ricercatori italiani alla scienza internazionale e promuovere la divulgazione dei risultati delle loro ricerche. A Londra la Giornata della Ricerca è stata celebrata con un evento intitolato “Capitalism, Stem Cells and Graphene: three examples of excellent research in the UK funded by the European Research Council”, tenutosi presso l’Istituto Italiano di Cultura a Londra, in collaborazione con l’Associazione degli Scienziati italiani in UK (AISUK). La celebrazione della Giornata della Ricerca Italiana ha presentato l’occasione per segnalare il recente lancio della piattaforma “Innovitalia 3.0”, indicata quale “una rete delle reti dei ricercatori italiani all’estero”. Il progetto, nato da una collaborazione fra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca punta a favorire i contatti, la condivisione di informazioni e la creazione di opportunità per gli attori della ricerca e dell’innovazione italiana nel mondo. All’evento, tre ricercatori italiani di successo, vincitori di grant ERC, hanno presentato i risultati delle recenti attività di ricerca svolte presso le loro università di riferimento nel Regno Unito, in settori disciplinari molto diversi: la professoressa Maria Fusaro (University of Exeter) ha parlato della sua ricerca intitolata “Comparing Early Modern Europe Varieties of Capitalism”, il professor Andrea Ferrari (University of Cambridge) è intervenuto sull’argomento Applications of Graphene and Related Materials e infine la professoressa Paola Bonfanti, Group Leader al Francis Crick Institute londinese ha presentato il suo studio di medicina intitolato “Epithelial Stem Cells for Regenerative Medicine”. Gli studi di ricerca presentati sono stati tutti resi possibili grazie a finanziamenti dal Consiglio europeo della ricerca.