Regionalismo differenziato, la posizione della Regione Siciliana

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In foto Gaetano Armao, al centro, vice presidente della Regione Siciliana

Si è svolto il 3 aprile a Roma, nella sede del Dipartimento degli Affari Regionali, un incontro tra i rappresentanti delle regioni ed il Ministro per gli Affari regionali Erika Stefani sul tema del regionalismo differenziato. Tra le regioni del Sud che hanno partecipato, la Regione Siciliana è stata rappresentata dal Vicepresidente ed Assessore dell’Economia, Gaetano Armao, il quale ha dichiarato “La Regione Siciliana, come più volte anticipato dal presidente Musumeci, non è contraria a priori al regionalismo differenziato, ma occorre che questo cammini di pari passo con l’attuazione piena delle previsioni finanziarie dello Statuto e con l’estensione delle competenze regionali”. “La nostra Regione – ha spiegato Armao – ha in corso un negoziato con il MEF per il riconoscimento dell’autonomia finanziaria riconosciuta dallo Statuto. Riteniamo ci debba essere una coerenza tra le Regioni che auspicano legittimamente una maggiore autonomia e quelle, come la Sicilia, che richiedono l’attuazione dello Statuto. Conseguentemente, le valutazioni che verranno fatte in Parlamento sul rafforzamento dell’autonomia per le regioni ordinarie debbono valere anche per quelle a Statuto speciale, secondo quanto previsto dalla cosiddetta clausola di maggior favore”. Il regionalismo differenziato proposto da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna potrà quindi rappresentare un’occasione di sviluppo per il Paese soltanto se vorrà favorire il federalismo e l’autogoverno, senza pregiudicare il Sud.