Bagnoli, i sindacati al ministro: Bene il piano ma basta con la logica delle grandi opere

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In foto la baia di Bagnoli

Bene l’intesa interistituzionale che ha approvato il Piano Bagnoli ponendo fine ad un lungo periodo di conflitto istituzionale ma serve abbandonare l’impostazione da ”grande opera” attribuita da Invitalia al Programma di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana per recuperare una logica più idonea ad un processo per fasi di pianificazione urbana. Questo quanto sottolineato oggi da Cgil, Cisl e Uil nel corso dell’incontro con il ministro per il mezzogiorno Barbara Lezzi. In questo senso, prosegue la nota, Cgil Cisl Uil hanno ribadito l’urgenza di completare e rendere disponibili le analisi di rischio, in modo che, su aree disponibili e caratterizzate da livelli di inquinamento assente o minore, “si possa procedere alla progettazione di interventi di messa in sicurezza e di riuso praticabili, che in tempi brevi inneschino processi virtuosi ambientali ed economico-sociali”. Il ministro ha dato in tal senso ampia disponibilità, confermando per il prossimo 4 aprile l’approvazione al Cipe delle risorse necessarie.
Su tutte le attività che si dovranno avviare, inoltre i sindacati hanno chiesto che sia “rapidamente definito” un protocollo appalti, per contrastare il ricorso al lavoro non di qualità, oltre al rispetto e alla piena applicazione delle leggi in materia di lavoro e di salute e sicurezza come deterrente per la criminalità organizzata dal condizionare l’economia legale e del territorio e come incentivo ad un lavoro più sicuro. Il Ministro, ribadendo la sua volontà di agire in tal senso, si è impegnato ad attivare al più presto, congiuntamente al Ministero dell’Interno, un apposito tavolo di confronto su questi temi. Cgil Cisl Uil hanno infine chiesto di aprire un confronto costante su Bagnoli, con tutte le istituzioni interessate, anche in relazione alle strategie legate allo sviluppo della Città Metropolitana di Napoli e dell’intera regione, finalizzato a definire un vero e proprio ”piano industriale” per l’attuazione delle scelte che riguardano Bagnoli, compresa la possibilità di istituire in questa area una Zona Franca Urbana (ZFU), per accompagnare l’insediamento delle imprese con una fiscalità di vantaggio. Su questo terreno, il Ministro ha dato ampia disponibilità, anche nel quadro della nuova programmazione di Fondi Europei, a considerare Bagnoli fra quei siti su cui definire una priorità di intervento, attraverso un ”grande progetto”.