Napoli, una start-up digitale per mettere in connessione le donne: nasce Le Contemporanee

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Una start-up sociale e digitale che ha lo scopo di mettere in connessione donne, istituzioni, aziende, per dare voce ai talenti e favorire il dialogo nelle diversità. E’ l’idea alla base de “Le Contemporanee”, una piattaforma digitale integrata con approfondimenti e paper esclusivi, presentata quest’oggi nell’auditorium dell’osservatorio astronomico di Capodimonte, a Napoli, sezione partenopea dell’Osservatorio Nazionale di Astrofisica. Uno degli obiettivi, quello più ambizioso, è il “libro bianco”: proposte di legge europee per l’empowerment femminile, per un equilibrio tra generi, per una crescita e uno sviluppo sostenibile, raccolte online ed offline. Proposte che puntano, ogni anno, a portare all’attenzione del Governo e delle istituzioni europee idee e controproposte di legge per eliminare le discriminazioni di genere in Italia, dialogando con l’Europa. Oltre al libro bianco, un sito internet, che racchiuderà anche un archivio della contemporaneità femminile, dando spazio ai racconti e agli scritti delle principali voci e autrici italiane e non solo. “Il nostro ambizioso obiettivo è quello di valorizzare i talenti femminili e rimettere al centro della politica, dell’attenzione delle aziende e della società civile, l’energia e il talento delle donne italiane che spesso rimangono al di fuori dell’attenzione mediatica, oppure ci tornano come in questi giorni per questioni non proprio all’avanguardia” spiega Valeria Valeria Manieri, co-founder de Le Contemporanee. Al progetto partecipano anche membri delle istituzioni italiane ed europee, a prescindere da partiti o movimenti politici di riferimento. A sposare il progetto Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea; Emma Bonino, senatrice di +Europa; Valeria Fedeli, senatrice del Partito Democratico; Vincenzo Spadafora, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri (non presente, ma intervenuto con una lettera); Mara Carfagna, vice presidente della Camera dei Deputati.
Per Beatrice Covassi è un progetto fondamentale perché “guarda le donne protagoniste in tutti i settori della vita e punta non soltanto ad un un evento, ma una piattaforma dove le donne possano non solo incontrarsi, ma fare progetti e realizzare cose. Ma possono anche tenere memoria di quella che è la storia al femminile che molto spesso è dimenticata in questo momento storico dove le donne sono chiamate davvero ad una grande stagione di impegno sociale e politico”. “E’ importante che le donne siano una chiave di svolta in questo momento per un modello di società che rimette il noi al centro, che può essere una società inclusiva, più coesa che ci permette di guardare al futuro con più speranza – continua la Covassi che poi lancia un appello alle donne in vista delle prossime elezioni europee – Auspico che ci sia un’onda rosa, anche per l’Europa, perché abbiamo visto dove le donne vanno a prendere posizioni di potere, di leadrship, c’è la capacità di vedere il mondo con occhi diversi”. Per Emma Bonino, “Le Contemporanee” è un progetto importante in un momento storico “molto grigio e molto cupo che certamente non guarda avanti ma è in na sorta di nostalgia reazionaria, pretendendo di imporre la famiglia normale, che poi normale non ho mai capito bene cosa sia. Ognuno si organizza gli affetti non solo come vuole ma molto spesso come può, ed è già molto complicato. Credo però siano scelte che spettano ai cittadini e le cittadine di questo paese e non spettano a nessun’altro”. Infine anche per lei un consiglio alle donne per le prossime elezioni: “Le donne si facciano avanti anche spintonando perché se si aspettano che qualcuno gli faccia spazio è una pura illusione”. Le Contemporanee è un’idea nata da Sarah De Pietro, Valeria Manieri e Cristina Tagliabue. Un’associazione di promozione sociale ma anche una società a responsabilità limitata proprio per gestire in maniera trasparente i vari servizi offerti e i vari momenti previsti dal progetto. Proprio a questo fine, questa start-up sociale, utilizzerà i propri utili per creare maggiori opportunità per le donne italiane ed europee, facendo squadra in modo diretto, concreto, trasparente, organizzato e professionale.
Al lancio del progetto, hanno preso parte numerosi esponenti del mondo istituzionale, associativo, culturale. Dopo i saluti di benvenuto della padrona di casa Marcella Marconi, scienziata e direttrice dell’Osservatorio Inaf Napoli, è stata la volta di Luca Carabetta vice presidente della Commissione Attività Produttive. “Vi ringrazio per l’invito e sono contento di essere qui oggi e non da altre parti”, ha detto Carabetta, facendo un non troppo velato riferimento all’appuntamento di Verona. “Dobbiamo tornare a supportare il protagonismo femminile – ha continuato il pentastellato – soprattutto nel campo delle imprese. Rappresenta questa una sfida enorme: le start-up a prevalenza femminile sono solo il 13%, si sale al 43% se consideriamo quelle con almeno una socia”. Lavoro, diritti e pensioni. Sono stati anche questi i temi al centro del dibattito che ha visto protagoniste le senatrici Emma Bonino e Valeria Fedeli e la deputata Rossella Muroni. Ha voluto esserci anche Vincenzo Spadafora, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle Pari opportunità, che ha indirizzato a tutte Le Contemporanee un messaggio “La nascita di un media civico digitale e sociale è una notizia bellissima e molto ambiziosa. Le messa in rete di esperienze, con il coinvolgimento di nuove generazioni, anche tramite l’utilizzo di nuovi media per parlare di temi di genere e di lotta delle discriminazioni, tutto questo impreziosito dalla partecipazione di donne protagoniste e forti personalità della cultura che possono indirizzare un vero dibattito sui diritti, rende finalmente possibile l’innalzamento del livello culturale, ponendo un argine alla superficialità con cui spesso vengono trattati”. Una tavola rotonda più tecnica ha visto poi confrontarsi il mondo della ricerca e delle scienze economiche e statistiche: Martà Dassù (Anspen Institute), Magda Bianco (Banca d’Italia), Fabio Pammolli (Polimi e Fondazione Cerm), insieme a Linda Laura Sabbadini (Istat) e Monica Buonanno (assessore al lavoro del Comune di Napoli). A chiudere la giornata di presentazione la sessione “White Book”. Tra i tanti interventi sul libro bianco, quello di Flavia Perina, giornalista e Contemporanea che ha sottolineato: “Da tempo si vede in Italia un desiderio di partecipazione e di protagonismo politico delle donne al quale i partiti non sanno rispondere né nei contenuti né sul piamo dei ruoli. L’idea di mobilitare le donne non solo nella difesa nel fortino dei diritti, ma anche nell’elaborazione di nuove piattaforme adeguate ai tempi è la strada scelta da Le Contemporanee e secondo me è anche quella giusta”.