Geologi, rischio sismico: esperti a confronto a Napoli

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Lunedì 25 marzo 2019, a Villa Doria D’Angri, sede dell’Università Parthenope di Napoli, al convegno “Pericoli naturali: la conoscenza a tutela del territorio” la Sigea (Società Italiana di Geologia Ambientale), associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente quale associazione di protezione ambientale, presenterà il volume dal titolo “Rischio sismico in Italia: analisi e prospettive per una prevenzione efficace in un Paese fragile”. Il Convegno, organizzato dalla Sigea, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Campania, intende affrontare, in chiave interdisciplinare e multisettoriale, i rischi rappresentati dai pericoli naturali quali quello sismico, vulcanico e geo-idrologico. L’evento, che ha ricevuto anche il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Regione Campania, è stato organizzato con l’intento di promuovere la cultura della prevenzione e della mitigazione dei rischi da pericolosità naturali; i relatori sono stati individuati tra esperti nazionali sui temi trattati e tra gli autori del volume curato dalla stessa Sigea e scaricabile liberamente in formato .pdf dal sito web della Sigea http://www.sigeaweb.it/documenti/gda-supplemento-1-2018.pdf.
Gli ultimi avvenimenti hanno dimostrato che l’Italia è un Paese “fragile” e la sua fragilità si evidenzia ogni volta che si determina un evento vulcanico, sismico o geo-idrologico comportando gravi rischi sia per la popolazione che per i beni architettonici e le infrastrutture. In particolare, i terremoti che si susseguono da Nord a Sud non causano solo la perdita di tante vite umane, ma anche una serie di ripercussioni che incidono fortemente sullo sviluppo economico delle popolazioni colpite, soprattutto se si tratta di piccoli borghi situati nelle aree interne del Paese.
Il nostro Paese è in ritardo rispetto agli studi di Microzonazione sismica utili a conoscere la risposta delle diverse porzioni di territorio all’input sismico e in grado di evidenziare gli effetti di amplificazione sismica locale. Questi studi, basati sulle conoscenza geologiche e sismiche dei luoghi, sono fondamentali ai fini della pianificazione territoriale; appare, quindi, evidente che per supportare i processi di pianificazione razionale utile in termini di sicurezza è necessario intensificare le attività di studio e di ricerca in materia di prevenzione sismica e più in generale dei pericoli geologici. L’Italia già possiede un grande patrimonio di ricerca scientifica sull’argomento, sia per tradizione che per l’attività di ricerca applicata svolta da enti come ISPRA, INGV, CNR, ENEA e le Università, centri di eccellenza per la ricerca e la didattica, che non a caso hanno patrocinato anche l’evento in programma a Napoli.
L’azione di sensibilizzazione che la Sigea sta realizzando in ambito nazionale si pone in questa direzione, infatti Antonello Fiore, Presidente nazionale e curatore della pubblicazione afferma che “si tratta di una iniziativa editoriale particolarmente interessante in quanto raccoglie i contributi dei massimi esperti in materia di rischio sismico e fa il punto della situazione sugli sviluppi raggiunti dalla ricerca italiana in questi ultimi 40 anni, a partire dal terremoto del Belice e da quello del Friuli. Inoltre – aggiunge Antonello Fiore – l’evento di Napoli del 25 marzo si colloca in una azione di disseminazione della cultura della prevenzione dai pericoli naturali che la Sigea ha avviato a partire dalla presentazione del volume alla presenza del Ministro Sergio Costa lo scorso 2 ottobre al Senato della Repubblica, e che ha già visto eventi analoghi diverse città italiane come Piacenza, Firenze, Palermo, Camerino, Potenza, Bari, Roma, Perugia, Messina, Genova. Il Presidente Sigea sez Campania/Molise Gaetano Sammartino sottolinea che “occorre perseguire con decisione, soprattutto in Campania e Molise , una politica di intervento finalizzata al significativo incremento delle condizioni di sicurezza dal punto di vista sismico perchè oramai sappiamo che le case che crollano per effetto dei terremoti sono state costruite in aree conclamate sismiche con tecniche inadeguate per resistere allo scuotimento sismico”
Il Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania Egidio Grasso “Il primo passo per un’efficace prevenzione non può che partire dall’aumento della consapevolezza del rischio nel cittadino. Le carte del rischio idrogeologico e i piani di emergenza comunale, ad esempio, sono elaborati fondamentali che andrebbero continuamente divulgati tra i cittadini avendo cura di semplificarne la lettura e di renderli accessibili anche ai non addetti ai lavori. Per il rischio idrogeologico l’APP GeoRisk, realizzata su suggerimento dell’Ordine dei Geologi della Campania, già oggi consente al cittadino di individuare facilmente la posizione della propria abitazione e di verificarne il livello di rischio. Per il rischio sismico c’è ancora tanto da fare, ma i piani di emergenza comunale e le carte della vulnerabilità sismica degli edifici potrebbero essere di grande aiuto”.
Al convegno, articolato in due sessioni, parteciperanno importanti personalità del mondo accademico, scientifico e istituzionale che si confronteranno sulla capacità di tradurre in politiche, norme e piani le necessarie azioni per la salvaguardia delle vite umane e per evitare la perdita irreversibile di parte del nostro patrimonio culturale, storico e architettonico di inestimabile valore.