Roma, 13 mar. (AdnKronos) – Nonostante i vertici M5S abbiano ribadito a più riprese la volontà di procedere con l’espulsione di Giulia Sarti dalle file del Movimento per via del caso rimborsopoli che ha visto coinvolta la deputata riminese, dal collegio dei probiviri chiamato a decidere sul futuro dell’ex presidente della Commissione Giustizia emergono dubbi sul ‘cartellino rosso’ finora dato per scontato.
I ‘giudici’ grillini stanno valutando il caso, che rischia di far slittare anche altri provvedimenti disciplinari all’ordine del giorno: sono infatti scaduti i termini -non perentori, viene rimarcato- per decidere eventuali sanzioni per le senatrici ‘ribelli’ Elena Fattori e Paola Nugnes, in odore di espulsione. Ma i probiviri, viene spiegato all’Adnkronos da autorevoli fonti, sarebbero concentrati sulla vicenda Sarti, gli altri casi sarebbero stati messi al momento in stand by. E dietro i tempi dilatati, viene assicurato, non ci sarebbero i numeri ‘risicati’ del M5S in Senato.
La vicenda Sarti, viene spiegato, è estremamente complessa, i probiviri chiamati a fare il punto su un dossier corposo, comprensivo anche delle carte processuali. E i dubbi su Andrea Bogdan Tibusche, l’ex fidanzato di Giulia Sarti che ha visto il Tribunale di Rimini archiviare il fascicolo sul suo conto, si sarebbero fatti strada tra i probiviri: “un personaggio complicato – così viene descritto Tibusche – di sicuro estremamente complesso”.
Il verdetto sulla deputata riminese, viene dunque riferito, “non è così scontato” per i probiviri: “la vicenda è complessa, ci prenderemo tutto il tempo necessario per far luce e dare un giudizio che sia il più equilibrato possibile”.