Fmi: caduta prezzo del petrolio, buona notizia

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A cura di Antonio Arricale Dopo la lieve ripresa di ieri il prezzo del petrolio torna a calare nelle quotazioni elettroniche di New York. Il barile di greggio con consegna a gennaio A cura di Antonio Arricale Dopo la lieve ripresa di ieri il prezzo del petrolio torna a calare nelle quotazioni elettroniche di New York. Il barile di greggio con consegna a gennaio è stato scambiato a 68,53 con un calo di 47 cents. Il brent con consegna a gennaio è scambiato a 71,84 dollari a barile. “La caduta del prezzo del petrolio é una buona notizia per l’economia mondiale”: parola della direttrice generale del Fondo monetario internazionale (Fmi), Christine Lagarde, che ha spiegato come questa situazione aiuterà la ripresa dell’economia Usa e di molti altri paesi. E questo – aggiunge Lagarde – in un momento in cui il mondo è alle prese con il problema di una crescita troppo lenta”. Borse asiatiche Borse asiatiche toniche, Nikkei in crescita dello 0,42% al termine delle contrattazioni odierne, archiviate a 17663 punti, nonostante il downgrade di ieri da parte di Moody’s che ha tagliato il rating del Giappone a livello A 1. La motivazione del taglio, secondo la stessa agenzia, va ricercata nello spostamento in avanti di 18 mesi della seconda tranche di una tassa sui consumi, spostamento deciso da Abe dopo che il Paese è caduto in recessione a causa, molto probabilmente, dell’entrata in vigore la scorsa primavera di una prima tranche della tassa. Il rimbalzo del prezzo del greggio ha aiutato il recupero dei titoli del comparto oil che hanno dunque sostenuto il mercato, al contrario di quelli del comparto alimentare, apparsi in calo. Gli indici hanno inoltre tratto vantaggio dal bel recupero del mercato azionario cinese che ha sostenuto tutte le principali borse asiatiche. Shanghai è arrivata a guadagnare più del 3% mettendo a segno uno dei maggiori rialzi dell’anno in scia alla convinzione degli addetti ai lavori di un prossimo intervento di stimolo da parte della People’s Bank of China dopo il dato di ieri che ha confermato il rallenta mento della crescita economica. In rialzo di oltre 1 punto percentuale Hong Kong mentre Seul ha chiuso poco oltre la parità. Borsa Usa Secondo anno consecutivo in frenata per lo shopping nel fine settimana del Giorno di Ringraziamento, tradizionale appuntamento per la grande distribuzione Usa che, oltre a dare il via alla stagione delle spese natalizie, è considerato uno dei momenti chiave per il settore. Nei tre giorni dal Black Friday (venerdì) a domenica, secondo la National Retail Federation (Nrf) le vendite sono calate dell’11% a 50,9 miliardi di dollari. La spesa media pro capite dei consumatori è stata di 380,95 dollari, in calo del 6,4% rispetto allo scorso anno. La notizia ha spaventato gli investitori. Superiore al consensus invece il dato macroeconomico pubblicato in giornata. L’indice ISM manifatturiero a novembre si è attestato a 58,7 punti, in calo dai 59 di ottobre ma superiore ai 57,9 attesi dagli economisti. Sul fronte societario hanno recuperato gli energetici grazie al rimbalzo delle quotazioni del petrolio. Bene anche il settore minerario. Wal-Mart Stores -1,5% dopo i dati sulle vendite al dettaglio nel lungo fine settimana del Thanksgiving. Male anche altri titoli del comparto retail. Europa Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,2%, il Cac40 di Parigi lo 0,5%, il Ftse100 di Londra lo 0,7%. Poco mosso l’Ibex35 di Madrid. Recuperano terreno i minerari e i petroliferi. Friends Life +3,5%. Aviva ha presentato un’offerta per l’acquisto del gruppo assicurativo per 5,6 miliardi di sterline. Neopost -15%. Lo specialista dei servizi postali e della logistica ha abbassato le stime per il 2014. La crescita dei ricavi è ora attesa prossima allo zero mentre il margine operativo è visto al 22% contro il 22,5%-23,5% della precedente guidance. Roche +0,3%. Il colosso farmaceutico ha annunciato l’acquisto di Ariosa Diagnostics, società californiana specializzata nella diagnostica prenatale. Italia Il Ftse Mib segna +0,79%, il Ftse Italia All-Share +0,73%, il Ftse Italia Mid Cap +0,37%, il Ftse Italia Star +0,49%. Piazza Affari ieri ha chiuso in deciso ribasso dopo i deboli riscontri della manifattura nell’Eurozona e in Cina. In Italia l’Istat ha confermato che il Pil è rimasto negativo anche nel terzo trimestre del 2014, il tredicesimo trimestre consecutivo senza crescita. Su base annua la contrazione è dello 0,5% rispetto al -0,4% indicato in precedenza, mentre la variazione acquisita per il 2014 è pari a -0,4%. Sul secondario lo spread Btp-Bund è sceso sotto quota 130 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano è sceso per la prima volta sotto il 2%. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dell’1,64% a 19.686 punti. Forti vendite sui titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto il 3,69% a 10,68 euro, Montepaschi il 2,31% a 0,634 euro, Popolare di Milano il 3,23% a 0,569 euro, Intesa SanPaolo il 3,14% a 2,40 euro, Ubi Banca il 2,75% a 6,01 euro, Unicredit il 2,35% a 5,805 euro. Tonfo di Azimut (-4,97% a 17,58 euro) che nel weekend ha raggiunto un accordo transattivo con il Fisco in base al quale dovrà sborsare un totale di 117,8 milioni di euro tra imposte e sanzioni e interessi di legge. Ancora in rosso i titoli del petrolio: Eni ha perso il 2,48% a 15,67 euro, mentre le controllata Saipem ha lasciato sul parterre il 2,25% a 11,25 euro. Telecom Italia (-2,09% a 0,887 euro) debole dopo che Altice ha fatto sapere di essere entrata in negoziazione esclusiva con Oi per l’acquisto di Portugal Telecom. Male Finmeccanica (-2,30% a 7,62 euro) con la cinese Insigma che pare essersi tirata indietro nella partita per il polo trasporti del colosso pubblico. Tra le poche note positive da segnalare FCA cha mostrato un progresso dell’1,69% a 10,20 euro.


I dati macro attesi oggi Martedì 2 dicembre 2014 09:00 SPA Variazione n° disoccupati nov; 10:30 GB Indice PMI costruzioni nov; 11:00 EUR Indice prezzi alla produzione ott; 14:30 USA Intervento Yellen (Fed); 16:00 USA Spesa in costruzioni ott.