Reddito di Cittadinanza, intesa Inps-Caf: dopo il Decretone i primi assegni

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L’assemblea della Consulta nazionale dei Caf ha approvato l’intesa raggiunta venerdì scorso con l’Inps ma le somme indicate sono legate anche all’approvazione del ‘Decretone’. I Caf infatti riceveranno 102 milioni (82 già stanziati e 20 frutto dell’accordo) per i modelli Isee; se non bastassero l’istituto – ha spiegato il coordinatore della Consulta, Mauro Soldini, nel corso di una conferenza stampa – si è impegnato a cercare in altri capitoli bilancio le risorse. Il governo poi ha assicurato che inserirà nel ‘decretone’ altri 15 milioni per l’espletamento delle domande del Reddito di cittadinanza. “Se i soldi non dovessero bastare – ha avvertito Soldini – si interromperà il canale di trasmissione e non procederemo più all’invio delle domande”. “La produzione media di una pratica Dsu per Isee – ha sottolineato – richiede 32 minuti e costa 23,80 euro al netto dell’Iva, il compenso è invece di 13,40 euro al netto Iva. Lo facciamo perché i cittadini sanno di poter trovare nei Caf persone competenti che li indirizzano e li aiutano. Non mandiamo mai via le persone”. I Centri di assistenza fiscale (Caf) sono diffusi su tutto il territorio italiano con 10.000 sedi permanenti e ulteriori 10.000 sedi nella fase di compilazione dei modelli 730. Nei Centri di Assistenza Fiscale operano oltre 20.000 dipendenti nel corso dell’anno e una rete di circa 25.000 professionisti convenzionati. Attualmente, sono circa 70 i Caf autorizzati che nel 2018 hanno trasmesso all’Agenzia delle Entrate, per i contribuenti italiani, oltre 17,6 milioni di dichiarazioni modelli 730 (85% del totale) e all’Inps 6,2 milioni di Dichiarazioni sostitutive uniche (Dsu) dei nuclei familiari (97% del totale), valide ai fini del calcolo Isee, con un incremento del 7% sul 2017.