Fca Pomigliano, la Fim Cisl: il populismo della Fiom è un danno per i lavoratori

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“Quando un’organizzazione sindacale in un reparto alla Fca di Pomigliano proclama scioperi sapendo già che non produrranno nessun beneficio per i lavoratori, fa solo populismo sindacale con il rischio e’ di causare danni irreparabili”. Così in una nota la Fim Cisl nazionale. “Nessuno mette e ha mai messo in discussione – aggiunge il sindacato – il diritto allo sciopero ma e’ chiaro, che abusare del diritto, come sta facendo la Fiom per interessi ‘politici’ senza alcun obiettivo e fondamento sindacale, economico e normativo, l’unico risultato che si consegue è di fare danni alle tasche e al futuro delle lavoratrici e dei lavoratori di Pomigliano. Uno sciopero privo di fondamento economico perché in Fca le maggiorazioni (60,5%) per i turni più disagiati già sono più alte di 4 volte rispetto al contratto nazionale di settore(10,5%), e nessun fondamento normativo, perché la turnistica a 18 turni, applicata a Pomigliano come in tutta la Fca è contemplata anche nel contratto dei metalmeccanici sottoscritto anche dalla Fiom. La verità è che la Fiom a Pomigliano non ha il coraggio di dire ai lavoratori che il mondo del lavoro non e’ piu’ quello del 1970, ma anzi con atteggiamenti da preistoria sindacale, mette a repentaglio i sacrifici fatti dalle maestranze nel corso di questi 10 anni. Le condizioni di lavoro si migliorano stando nel merito delle questioni, con competenza e preparazione e non strumentalizzando e scaricando sulle persone le proprie irresponsabilità”.