Potenziamento della flotta: 180 milioni

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Il via libera arriva dopo che gli esperti emettono un giudizio particolarmente positivo sulla capacità del gruppo Grimaldi di generare profitti in un periodo di crisi economica Il via libera arriva dopo che gli esperti emettono un giudizio particolarmente positivo sulla capacità del gruppo Grimaldi di generare profitti in un periodo di crisi economica globale e di ridimensionamento del settore shipping. Un pool di banche di cui fanno parte, tra le altre, Intesa San Paolo, Industrial and Commercial Bank of China, Mediobanca, Banco do Brasil, Mps Capital Services, Banca del Mezzogiorno e Banca Popolare di Milano concede alla compagnia campana un prestito da 180 milioni di euro per finanziare operazioni di sviluppo sulle quali la scommessa è considerata particolarmente redditizia. Il primo scaglione di fondi, 90 milioni di euro, è immediatamente disponibile mentre il resto dei soldi sarà trasferito entro la fine del 2015. Dalla Grimaldi fanno sapere che una parte consistente del finanziamento, che non ha alcun vincolo, sarà destinata al miglioramento dell’efficienza della flotta attraverso l’introduzione di tecnologie in grado di assicurare basso impatto ambientale e ridotti consumi alle navi. In questo modo la compagnia conta di essere ancora più protagonista in un mercato che evolve verso forme di offerta capaci di combinare costi vantaggiosi e servizi di qualità. Grimaldi è già una delle società più importanti, a livello internazionale, nell’ambito della logistica e del trasporto marittimo in modalità Ro-Ro: ha un giro d’affari medio annuale di 2,7 miliardi, l’ambizione è di arrivare a 3 approfittando proprio dei nuovi investimenti, una flotta di 100 navi e 10mila dipendenti. Il gruppo, inoltre, opera in circa 120 scali portuali disseminati tra bacino del Mediterraneo, Nord Europa, Africa occidentale e l’intero continente americano. Particolare innovativo dell’operazione è la clausola (covenant) legata all’età media delle navi di proprietà della Grimaldi, molto più bassa del target di riferimento internazionale.