NeMo, ecco il polo napoletano delle malattie neuromuscolari

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In foto Vincenzo De Luca, a sinistra, con l'imprenditore Alberto Fontana alla presentazione del centro NeMo
Avrà in cura 2mila pazienti adulti e pediatrici all’anno il nuovo centro clinico NeMo di Napoli, polo di eccellenza ad alta specializzazione per le malattie neuromuscolari, patologie invalidanti come la Sla, le distrofie muscolari e l’atrofia muscolare spinosa. La struttura aprirà all’interno dell’ospedale Monaldi grazie a una convenzione sottoscritta oggi da Regione Campania, azienda ospedaliera dei Colli e centro NeMo che attualmente ha già quattro sedi in Italia a Milano, Roma, Messina e Arenzano (Genova). “Da Napoli arriva un bel segnale per il Paese – ha detto in conferenza stampa il governatore campano, Vincenzo De Luca – dove sembrano invece prevalenti le propensioni alle barbarie. Siamo vicini alle famiglie le cui vite diventano un calvario quando non trovano la giusta assistenza sanitaria”. Il centro di Napoli, la cui apertura è prevista per fine gennaio 2020, sarà dotato di 23 posti letto di degenza ordinaria e 3 posti per Day Hospital, su una superficie di quasi 1500 metri quadri. I locali del Monaldi saranno interamente ristrutturati da fondazione Serena, la Onlus nata da un sodalizio tra fondazione Telethon, Uildm e azienda ospedaliera Niguarda di Milano che gestisce NeMo. Le prestazioni sanitarie effettuate dai centri sono erogate per conto del servizio sanitario nazionale e, quindi, senza oneri per il paziente. “Offriremo alle persone affette da patologie neuromuscolari e ai loro familiari – ha commentato Antonio Giordano, commissario straordinario dell’azienda dei Colli di Napoli – un’assistenza multidisciplinare e all’avanguardia”. L’obiettivo è quello di rendere il Monaldi “un punto di riferimento per tutto il territorio regionale” e un hub nel Mezzogiorno per la presa in carico delle persone affette di queste patologie, che interessano circa 40mila persone in tutto il Paese. Inoltre, NeMo si propone di sviluppare anche attività di ricerca clinica sulle malattie neuromuscolari. “Finalmente diamo una risposta a tante famiglie con bimbi malati di malattie genetiche rare, costrette fino a oggi a portare i loro figli in giro per l’Italia. Un centro clinico a Napoli – ha spiegato Luca Cordero di Montezemolo, presidente della fondazione Telethon -, vicino a un centro ricerche, è una cosa importante anche per Telethon: contribuiamo a dare una risposta a tante famiglie che in Italia guardano avanti con grande coraggio”.
Sottolinea Alberto Fontana, presidente del Centro Clinico NeMO: “E’ una grande emozione dare il via a questa nuova sfida, che porterà alla realizzazione di una nuova sede del Centro Clinico NeMO. Ringrazio di cuore il presidente De Luca e il commissario Giordano, che hanno creduto da subito in questa progettualità e che hanno visto nel modello clinico-assistenziale dei Centri NeMO un contributo di valore per la cura delle persone con malattia neuromuscolare sul territorio campano. Ciò che dà origine al progetto NeMO è l’alleanza tra la comunità dei pazienti, le istituzioni e i migliori medici e ricercatori. Ed è solo grazie a questo dialogo continuo che insieme possiamo pensare di poter rispondere in modo efficace al bisogno di cura di chi è affetto da queste patologie, garantendo loro la migliore qualità di vita possibile, oggi e nel prossimo futuro”.
In foto il rendering del centro medico NeMo