I legami bilaterali Cina-Sud Africa e il ruolo della Campania

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In foto Dolana Msimang

I legami bilaterali tra Cina e Sudafrica si sono sviluppati in modo significativo negli ultimi anni e le due nazioni rafforzeranno la cooperazione in più aree nel prossimo anno per rafforzare lo sviluppo dell’intero continente africano. Lo ha detto l’ambasciatore sudafricano in Cina, Dolana Msimang. “Da quando le nostre due nazioni hanno stabilito relazioni diplomatiche, la nostra cooperazione si è sviluppata in modo significativo in molte aree, specialmente nel commercio bilaterale, da 1,8 miliardi di dollari nel 1998 a 39 miliardi di dollari nel 2017”, ha affermato Msimang. Secondo l’agenzia ufficiale di stampa cinese “Xinhua”, gli investimenti cinesi in Sudafrica hanno superato i 25 miliardi di dollari.
Poiché il governo sudafricano continua a sostenere lo sviluppo di zone economiche speciali, ci si aspetta che altre imprese cinesi investano in questo settore. “Vorremmo migliorare ulteriormente i nostri legami, attirare più investimenti cinesi nel nostro paese e esportare prodotti sudafricani in Cina”, ha aggiunto Msimang. Notando che il 2018 è stato un anno proficuo per lo sviluppo dei legami tra Cina e Sudafrica, Msimang ha affermato che i due paesi rafforzerebbero ulteriormente la loro cooperazione nel 2019, con particolare attenzione al secondo Forum sulla Nuova via della seta per la cooperazione internazionale, che si svolgerà al Pechino ad aprile, così come la prima Esposizione economica e commerciale Cina-Africa, che si svolgerà a Changsha, nel centro della provincia cinese di Hunan, a giugno.
L’ambasciatore si è inoltre congratulato con i cinesi per il 70mo anniversario della fondazione della Repubblica popolare cinese, osservando che i risultati della Cina hanno fornito un esempio per i paesi africani. “La fondazione della Repubblica popolare cinese ci ha ispirato. La Cina è la seconda più grande economia del mondo ora e, osservando il suo sviluppo, ci fa sperare che un giorno anche il Sudafrica potrà raggiungere gli stessi risultati”, ha aggiunto.
La Cina rafforza ulteriormente i suoi legami con l’Africa e cerca sempre più di convolgere i Paesi del continente nella sua maxi iniziativa infrastrutturale Belt & Road. Promessi fondi per altri 60 miliardi.
All’inaugurazione del vertice FOCAC (Forum on China-Africa Cooperation), alla presenza di circa una trentina di capi di stato, il presidente Xi Jinping ha offerto altri 60 miliardi in finanziamenti, annunciando anche la cancellazione del debito per alcuni Paesi più poveri o in difficoltà. E ha annunciato che le imprese cinesi saranno incoraggiate a investire nei prossimi tre anni almeno 10 miliardi di dollari. Nel precedente summit di tre anni fa, erano stati promessi 60 miliardi. In totale, dal 200 al 2016, secondo le stime del China-Africa Research Initiative alla John Hopkins University of Advanced International Studies, la Cina ha finanziato il continente per circa 125 miliardi di dollari.
“ Onoreremo in pieno le promesse fatte ai nostri fratelli africani “, ha detto il presidente cinese. Questa volta Xi ha enfatizzato anche che lo sviluppo promosso da aiuti e capitali cinesi sarà non solo concreto per i bisogni delle popolazioni, ma anche “verde” e sostenibile. Ad esempio, 50 progetti saranno dedicati alla protezione ambientale. Più in generale, ormai da tempo il governo cinese cerca di contrastare le accuse secondo cui la sua crescente presenza in Africa è motivata dall’estrazione di risorse, trasferisce troppo lavoratori cinesi e tende a gravare di un debito eccessivo alcuni Paesi.
Resta comunque tipica dell’approccio cinese la non-interferenza diretta negli affari interni: ad esempio, è presente a Pechino il controverso presidente del Sudan Omar al-Bashir, che il Tribunale Penale Internazionale vorrebbe processare per crimini di guerra in relazione a tragiche vicende del conflitto nel Darfur dal 2003 al 2008.Il ministero degli esteri cinesi ha riferito che Xi avrebbe detto a al-Bashir che “forze straniere” non dovrebbero interferire negli affari interni sudanesi.
Xi Jinping di recente ha intrapreso un lungo viaggio in Africa, dove ha promosso la Belt & Road Initiative in alcuni Paesi, compreso il Senegal che si affaccia sulla sponda atlantica.
Il sottosegretario allo sviluppo economico Michele Geraci, a Settembre del 2018 in una missione in Cina, parlò positivamente con gli interlocutori cinesi delle possibilità di cooperazione tra imprese italiane e cinesi in Africa nell’ambito della Belt & Road initiative. Varie imprese campane sono e saranno coinvolte in questo processo di investimenti che la Cina sta facendo sia in Italia che in Sudafrica.