Mediazione, congrue sanzioni a chi la ostacola

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L’obbigatorietà della Mediazione Civile in determinate materie e, con essa, la partecipazione degli avvocati per ottenere il titolo esecutivo è stato più che opportuno, ma senza adeguate sanzioni per chi non L’obbigatorietà della Mediazione Civile in determinate materie e, con essa, la partecipazione degli avvocati per ottenere il titolo esecutivo è stato più che opportuno, ma senza adeguate sanzioni per chi non partecipa e la ostacola, questa conquista rischia di essere vanificata”. È la tesi di Salvatore Varriale, responsabile Mediafog, tra i maggiori organismi di mediazione e formazione con sedi in Campania, Puglia e Calabria, che su questi temi, in occasione del quarto anno di attività dell’organismo, ha tenuto un incontro presso la sede di Via Scherillo a Napoli, tra i presenti Pietro Napolitano, già Consigliere dell’Ordine degli Avvocati, e Michela Rostan, Commissione Giustizia della Camera. “Sull’obbligatorietà della Mediazione e degli avvocati – spiega Varriale – nulla quaestio, visto che l’obbiettivo è la soddisfazione sostanziale degli interessi delle parti, più o meno indipendentemente dalla mera applicazione delle norme giuridiche”. Per Varriale parliamo dunque di “una riforma epocale che allinea l’Italia ai Paesi più avanzati ove il caso concreto forma la norma giuridica e la sentenza il precedente vincolante”. “Il nodo – avverte – va dunque affrontato spostando la risoluzione del conflitto sul piano pre-contenzioso. Di qui l’urgenza di adeguate sanzioni per chi non partecipi”.