Gaetano Armao eletto presidente dell’Intergruppo europeo per l’insularità

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In foto Gaetano Armao

Il vicepresidente della Regione siciliana e assessore all’Economia, Gaetano Armao, è stato eletto, all’unanimità, presidente dell’Intergruppo regionale per l’insularità, istituito presso il Comitato europeo delle Regioni, a Bruxelles.
Un intergruppo formato dai membri del Comitato provenienti dalla Corsica, da Cipro, Malta, dalle isole Baleari, isole Azzorre, dalla Sicilia e dalla Sardegna. Un organismo fortemente voluto dal vicepresidente Armao per rilanciare le questioni connesse alla condizione di insularità nella politica europea, come nelle singole politiche nazionali.
Dopo le risoluzioni del Parlamento europeo del 2016 e del Comitato delle Regioni del 2017 l’Europa deve aprire una nuova fase di riconoscimento alle isole di misure, di sostegno finanziario, fiscali e di incremento della compartecipazione ai fondi strutturali che riconoscano gli svantaggi strutturali che derivano dalla loro condizione, in termini di mobilità, infrastrutture stradali e ferroviarie e di sostegno alle imprese che patiscono lo svantaggio competitivo per i costi delle esportazioni ed il reperimento delle materie prime
Vicepresidente dell’Intergruppo è stata eletta Marie-Antoine Maupertuis, vicepresidente della Corsica, mentre segretario dell’Intergruppo sarà Leonardo Di Giovanna.
“E’ un risultato per la Sicilia, raggiunto grazie ai negoziati con Bruxelles ed all’impegno sui temi della condizione di insularità – ha detto il neopresidente del gruppo. Solo attraversa la compiuta affermazione delle misure di riequilibrio le isole europee, a partire dalla Sicilia, potranno rilanciare le proprie prospettive di crescita. Ed in questo senso occorre fare sistema non solo per la continuità territoriale, ma anche per la fiscalità di sviluppo”.
“In Italia – ha aggiunto Armao – i cittadini che vivono nelle isole sono il 12%, tra Sicilia, Sardegna e quelle minori. La questione dell’insularità era riconosciuta dall’articolo 119 della Costituzione, prima della riforma del 2001, poi é progressivamente scomparsa dell’agenda politica, nello stesso tempo, le politiche di perequazione e degli aiuti di Stato non ha tenuto conto delle caratteristiche territoriali specifiche delle isole. In Sicilia il Governo Musumeci intende introdurre meccanismi di fiscalità di sviluppo in grado di attrarre imprese e anziani, ma anche intervenire sul settore dei trasporti e della perequazione infrastrutturale”.
Il neopresidente, durante la seduta del Comitato europeo delle Regioni, ieri ha annunciato che la Giunta regionale ha deciso di aderire all’iniziativa di Sardegna, Corsica e isole Baleari, che hanno scritto una lettera ai governi dei rispettivi Paesi per porre all’attenzione dei capi di governo proprio il tema dell’insularità: “Il presidente Musumeci ha apprezzato la lettera dei presidenti delle tre regioni che oggi sono protagoniste, anche la Regione siciliana assumerà un’analoga posizione di fronte al governo nazionale, che ha riconosciuto la condizione di insularità e la necessità di adottare misure di compensazione già con l’accordo di finanza pubblica sottoscritto tra Regione e Stato a dicembre”.
Il vicepresidente ha evidenziato anche la questione della doppia insularità: “La Sicilia, come è noto, non è solo la più grande Isola del mediterraneo, ma è un arcipelago con ben 16 isole che la circondano. Bisogna, quindi, assicurare ai cittadini che le abitano, e che patiscono la doppia condizione d’insularità, le necessarie misure di sostegno”.

In foto tutti gli eletti (immagine di Nuno Rodrigues)