Market mover, occhi puntati su Bce e Bof

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A cura di Antonio Arricale Partenza debole per i listini azionari europei con gli occhi degli investitori puntati sulla riunione del board BCE di oggi (ore 14) cui seguirà la consueta A cura di Antonio Arricale Partenza debole per i listini azionari europei con gli occhi degli investitori puntati sulla riunione del board BCE di oggi (ore 14) cui seguirà la consueta conferenza stampa del governatore Mario Draghi. La Banca centrale europea – secondo la maggioranza degli analisti – dovrebbe lasciare invariati i tassi agli attuali minimi mentre non sono attese ulteriori misure di stimolo fino al meeting di dicembre. In ogni caso, la giornata sarà caratterizzata da più di un market mover di rilievo in attesa del dato di domani (primo venerdì di ogni mese) proveniente dagli Stati Uniti della variazione dell’occupazione non agricola (no farm payroll) e del tasso di disoccupazione. Ad ogni modo, in mattinata, oggi, è atteso il dato relativo alla produzione industriale in Gran Bretagna mentre nel pomeriggio sarà la volta, sempre dagli Stati Uniti, delle nuove richieste di sussidi di disoccupazione. Infine, l’attenzione di operatori e traders, oggi, è rivolta anche alla riunioni di Bank of England. Borse asiatiche Giornata di vendite per la Borsa giapponese: l’indice Nikkei ha preso fiato dopo la lunga corsa delle ultime giornate terminando a 16.792,48 punti, in flessione dello 0,86%. L’indice Topix si è invece attestato a 1.356,35 punti in flessione dell’1,12%. Borsa Usa Wall Street ieri ha chiuso la seduta contrastata dopo l’esito delle elezioni di mid-term negli Stati Uniti che ha visto la vittoria dei repubblicani sia alla Camera sia al Senato. L’indice Dow Jones ha guadagnato lo 0,58% a 17.484,53 punti, l’S&P500 è avanzato dello 0,57% a 2.032,57 punti mentre il Nasdaq si è attestato a 4.620,72 punti in calo dello 0,06%. Europa Tornano gli acquisti sulle principali Borse europee dopo i ribassi in scia alla revisione al ribasso delle previsioni economiche da parte della Commissione europea. I listini continentali hanno iniziato a guardare alla riunione mensile della Banca centrale europea. Cresce in particolare l’attesa per le parole che verranno utilizzate dal presidente Mario Draghi nel corso della conferenza stampa che prenderà il via alle 14.30. Nonostante i recenti dati macro e le stime di Bruxelles che dipingono uno scenario fragile per l’economia della zona euro non appare così vicina la possibilità di un quantitative easing in salsa europea in scia ai forti dissensi che sarebbero emersi all’intero del consiglio direttivo. Favoriti anche dal buon andamento di Wall Street, i listini del Vecchio continente hanno chiuso con rialzi superiori all’1%: il Dax di Francoforte ha terminato la giornata in crescita dell’1,63% a 9.315 punti, mentre il Cac40 ha mostrato un progresso dell’1,89% a 4.208,42. Chiusura positiva anche per il Ftse 100 di Londra che ha guadagnato l’1,32% a 6.539,14. Italia Piazza Affari ha centrato il rimbalzo dopo lo scivolone del giorno prima complice la prova brillante di banche e dei titoli dell’energia. L’indice Ftse Mib ha guadagnato il 2,60% a 19.427 punti. Mps (+3,87% a 0,691 euro) ha proseguito il trend rialzista prima del Cda sulle misure necessarie per rafforzare la propria posizione patrimoniale dopo la bocciatura agli stress test Bce. Acquisti anche sugli altri titoli del settore: Banco Popolare ha guadagnato il 3% a 11,33 euro, Popolare di Milano il 3,86% a 0,591 euro, Intesa SanPaolo il 2,63% a 2,256 euro, Mediobanca il 2,71% a 7,005 euro, Unicredit il 3,70% a 5,745 euro. Tonica Enel (+3,06% a 3,97 euro) dopo che il Cda ha deliberato l’avvio del collocamento sul mercato di una quota del capitale sociale di Endesa. Si è ripresa Eni (+1,92% a 16,45 euro) che martedì aveva sofferto soprattutto la discesa del petrolio ai minimi degli ultimi quattro anni. Brillante Generali alla vigilia dell a pubblicazione dei conti trimestrali. Il titolo della compagnia assicurativa ha mostrato un progresso del 2,56% a 16,41 euro. Autogrill ha indossato la maglia nera sul Ftse Mib lasciando sul parterre il 2,10% a 5,105 euro.


I dati macro attesi oggi Giovedì 6 novembre 2014 10:30 UK Produzione industriale 10:30 UK Produzione manifatturiera 11:00 MA Malaysia Tasso Overnight 13:00 CZ Repubblica Ceca Tasso Pronti Contro Termine 13:00 UK BOE annuncio tassi di interesse 13:45 UE ECB Main Refinancing Rate 14:30 USA Produttività non agricola 14:30 USA Nuove richieste sussidi di disoccupazione