Scuola di formazione Lega Napoli, irruzione dei centri sociali

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Momenti di tensione all’hotel Ramada di Napoli dove una cinquantina di attivisti dei centri sociali è entrata nell’albergo dove era in corso la riunione della scuola di formazione della Lega per dirigenti della Campania e del Sud. Le porte della sala sono state chiuse e i manifestanti, bloccati sulla terrazza dell’albergo, hanno esposto striscioni, tra cui quello “Leghista terrone vergogna del Meridione” o un Salvini e con alcuni prodotti gastronomici, ed urlato slogan.
“A Napoli – hanno detto al megafono i giovani dei centri sociali – non c’è spazio per chi ha costruito la sua carriera politica prima con l’odio per i meridionali e poi per gli immigrati. Non dimentichiamo gli slogan ‘colerosi terremotati'”. Sul posto la polizia in assetto antisommossa. A spiegare le motivazioni della protesta, con un post su Facebook, il centro sociale Insurgencia. “Per noi è inaccettabile che, dopo anni di insulti ai meridionali, il partito che ha costruito la propria carriera sull’odio, provi a ripulirsi la faccia e a raccattare i voti dei napoletani”. Il deputato Gianluca Cantalamessa, coordinatore regionale della Lega in Campania, parla di “minacce dei centri sociali alle ragazze e ragazzi che hanno partecipato oggi alla seconda lezione della Scuola di Formazione della Lega tenutasi a Napoli”. “Ci chiediamo – sottolinea – se il sindaco di Napoli condannerà l’attacco dei centri sociali contro la scuola di formazione politica della Lega dove partecipavano ragazze e ragazzi per bene, che volevano semplicemente saperne di più della politica del governo. Aspettiamo una risposta”. Per Cantalamessa “questo sindaco, spalleggia chi è contro la legge, senza tutelare chi la pensa diversamente da lui”.