In Italia si deve morire di terrorismo per essere apprezzati

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Adesso si parla dei suoi libri, di quanto era bravo a trasmettere l’Europa. I rettori ne adottano i messaggi. Purtroppo solo per qualche giorno. Poi, povero figliolo, tornerà nel dimenticatoio con la stessa rapidità con cui lo hanno esaltato. Quando era in vita era certamente migliore. Ma nessuno se n’era accorto. Guadagnava tre o quattro euro a articolo. In questa Italia dall’ignoranza dilagante e dalla corruzione in crescita continua, che la pioggia sgretola e dove ponti, case e scuole crollano, si cercano eroi. Però, solo da morti, per non intralciare la mediocrità di chi deve emergere.

Ora che anche la destra sociale è federalista, qualcuno si starà rigirando nella tomba
Da tempo gli immigrati del Sud si credono padani, ma non bastavano. Mancavano i voti del meridione. Ora ce li hanno. Così, Triveneto, Piemonte e Lombardia saranno regioni autonome. Non se ne parlava da anni. Però, Il progetto covava sotto la cenere. Le bandiere verdi, ipocritamente sparite per motivi elettorali, sono vive nel cuore dei polentoni. Roma è sempre ladrona, gli altri sono una palla al piede per lo sviluppo del Nord. Le tasse saranno spese nel territorio che le produce. Chissà se quegli ingenui del M5S si rendono conto che ci sarebbero due Italie. Una ancora più povera.

Per ora ritorna baffino, ma perché non pensare anche a Occhetto?
È l’ora del cambiamento. Il PD sempre all’avanguardia. Però, non avendo nuove leve, tornano le vecchie. Seppure un tempo gloriose, sanno di muffa e sono per di più il nemico ideale per avversari oggi senza programmi. Povera sinistra, ridotta in miseria da Renzi. L’Italia un tempo papalina, poi fascista, infine cattocomunista, adesso ancora peggio. Senza contenuti, né idee, priva di uomini e di onore. Venderemo il patrimonio immobiliare agli amici, impoverendoci. Perché l’Europa dovrebbe avercela con noi? È una fortuna che nessuno ci colonizzi. saremmo così stolti da accoglierlo.

Come al gioco dell’oca, nella politica degli esordienti prima o poi si torna al punto di partenza
L’esperienza e il sapere di Tria, che all’inizio sembrava un personaggio pirandelliano, li ha menati tutti per il naso. Ha perso due mesi per assecondarli e realizzare, poi, il piano che aveva in mente sin dall’inizio. Cioè, abbassare il rapporto debito/Pil al 2%. L’ignoranza ci fa credere che la Francia sia privilegiata essendole concesso il 3%. È che il suo debito pubblico è la metà, il PIL il doppio, lo spread un sesto. Anche per la TAV le spese dei francesi sono inferiori. Ma il tratto di tunnel da traforare dalla parte italiana è molto più lungo del loro. Né l’Europa né nessun altro ce l’ha con noi.

Quando il destino è avverso. La Raggi ne aveva fatta finalmente una giusta
Roma è una città in guerra con le buche. Non c’è strada che, ogni tre o quattro metri, non ne abbia almeno una. Chi meglio delle forze armate per combatterle. Tanto più che, per fortuna, non ci sono altri nemici alle porte. Il governo ha regalato al Campidoglio 280 milioni per la dignità della capitale. Ma bastano solo per l’acquisto del materiale, non per retribuire un’impresa che le metta in opera. Per carità! Insorgono tutti, scandalizzati, come se avesse istigato il genio a delinquere. La dignità dei nostri militari non consente di rendersi utili. Meglio fannulloni in caserma che tappabuchi.

Anche la politica del cambiamento ha i suoi Scilipoti
Ogni epoca ha i propri voltagabbana. Si cambia casacca per simpatia politica o per corruzione? Non importa. Magari erano già infiltrati, quindi corrotti sin dall’inizio. Sembra che qualcuno dal M5S, passi a pulire i cessi, la loro specialità. Chissà, anche dal PD. Il popolo di FB continua a inveire contro la Boldrini e Saviano ormai innocui. E l’immoralità passa inosservata. Povera Italia un tempo faro di civiltà, popolo di eroi, poeti e navigatori. Oggi paese di ciarlatani, che sono in politica perché incapaci di fare altro. E pure di idioti che applaudono chiunque senza capire da che parte stanno.

C’è chi non era favorevole alla legge sulla corruzione
Perché se in parlamento si vota finalmente una legge che punisce i corrotti alcuni partiti sono contrari? Dovremmo essere tutti d’accordo, di chiunque sia l’iniziativa. Anzi, chiederci perché ci si è pensato solo adesso, dopo 73 anni di Repubblica. Durante la dittatura i delinquenti finivano in prigione. Ora sono protetti. Qualcuno ha detto che si doveva fare ancora meglio. La verità è che i disonesti votano. Conviene tutelarli. Sono una larga fetta di elettorato. Come mai non costituiscono un partito? Sarebbe imbattibile. C’è chi simpatizza per carpirgli il consenso. E vota di conseguenza