Napoli regina del giocattolo: prima in Italia per numero di imprese (ma non per fatturato). Il settore vale 3 mld

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Nel settore dei giocattoli, secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, sono 7mila le imprese in Italia e 900 in Lombardia, di cui oltre 500 a Milano Monza Brianza Lodi. Per numero di imprese risultano prime: Napoli, Roma, Milano e Torino. In Lombardia, bene Monza Brianza, Bergamo e Varese. Un settore che vale 3 miliardi in Italia, di cui 1,5 miliardi in Lombardia e 1,3 miliardi a Milano. Si va dalla fabbricazione di giochi e giocattoli, al commercio, all’edizione di giochi per computer. “Il settore dei giocattoli centrale in questi giorni di regali di Natale. Con il Comitato di Milano, nato da pochi giorni, siamo impegnati nella lotta alla contraffazione – ha detto Luca Bertoni, presidente del Comitato Provinciale per la lotta alla contraffazione -. Una iniziativa per promuovere un mercato sano e competitivo, a tutela della sicurezza dei lavoratori e dei consumatori”.

Le imprese del settore giocattoli in Italia
Sono circa 7 mila le imprese attive, hanno oltre 18 mila addetti e generano un business di 2,8 miliardi di euro. Milano, con 1,2 miliardi di euro, è prima per giro d’affari con il 42% nazionale. Per numero di imprese, invece, prima è Napoli con 852, il 12% del totale italiano, seguita da Roma con 549 imprese (7,8%), Milano Monza Brianza Lodi con 513 (7,3%) e Torino con 218 (3,1%). Milano è di nuovo prima in Italia per numero di addetti, oltre 4.900, il 27,2% del totale nazionale, seguita da Napoli con 1.350 addetti (7,5%) e Roma con oltre mille (5,5%). La Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi è impegnata in attività di vigilanza per la verifica della sicurezza e la conformità dei prodotti immessi sul mercato, tra cui i giocattoli. Tra i requisiti di sicurezza che vengono controllati vi sono le proprietà meccaniche e fisiche, chimiche e l’infiammabilità.
I giocattoli a norma devono presentare: marcatura CE, numero di tipo, di lotto, di serie, di modello o altro elemento che consenta la loro identificazione, nome/denominazione commerciale registrata/marchio registrato del fabbricante e indirizzo dove può essere contattato, se il fabbricante è situato fuori dall’Unione europea, estremi dell’importatore, avvertenze ed istruzioni sulla sicurezza in lingua italiana.