Bonifica siti inquinati, ecco le agevolazioni

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Dal Mise un credito d’imposta alle imprese per la messa in sicurezza e la riconversione industriale delle aree Le risorse stanziate sono pari complessivamente a 70 milioni di euro, di cui 20 milioni per l’anno 2014 e 50 per il 2015 Dal Mise un credito d’imposta alle imprese per la messa in sicurezza e la riconversione industriale delle aree Le risorse stanziate sono pari complessivamente a 70 milioni di euro, di cui 20 milioni per l’anno 2014 e 50 per il 2015 Il ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato il decreto che stabilisce le condizioni, i limiti, le modalità e i termini di decorrenza per la concessione delle agevolazioni, nella forma del credito d’imposta, a favore delle imprese che sottoscrivono accordi di programma volti a favorire la bonifica e la messa in sicurezza dei siti inquinati di interesse nazionale e la loro riconversione industriale. Le risorse Le risorse stanziate sono pari complessivamente a 70 milioni di euro, di cui 20 milioni per l’anno 2014 e 50 per il 2015. Per essere ammesse ai finanziamenti le imprese sottoscrittici degli accordi devono essere in possesso di precisi requisiti: essere proprietarie di aree contaminate o interessate ad attuare progetti integrati di messa in sicurezza o bonifica e di riconversione industriale e sviluppo economico produttivo delle aree, al fine di promuoverne il riutilizzo in condizioni di sicurezza sanitaria e ambientale; essere già costituite e iscritte al Registro delle imprese precedentemente alla data di sottoscrizione degli accordi di programma; avere ad oggetto l’esercizio esclusivo delle attività risultanti dall’accordo di programma sottoscritto. Aziende escluse Non sono ammesse alle agevolazioni le imprese operanti nel settore creditizio, finanziario e assicurativo e nei settori definiti dal regolamento generale di esenzione: produzione di prodotti agricoli di cui all’allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue); industria siderurgica e delle fibre sintetiche; pesca e acquacoltura; industria carbonifera; costruzione navale, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche. Le agevolazioni Le imprese possono beneficiare, nei limiti delle risorse finanziarie stanziate, di agevolazioni nella forma di un credito d’imposta per spese sostenute a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data del 24 dicembre 2013, e fino alla chiusura del periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2015. Interventi Sono considerati finanziabili con credito d’imposta l’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, e la realizzazione, di fabbricati; macchinari, veicoli industriali di vario genere con esclusione dei mezzi di trasporto per le imprese attive nel settore dei trasporti, impianti e attrezzature varie; programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva, e brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi. Per le grandi imprese, come definite ai sensi della normativa comunitaria, gli investimenti in tali beni sono agevolabili nel limite del 50 per cento del complesso degli investimenti agevolati per lo stesso periodo d’imposta. Condizioni Il credito d’imposta viene attribuito alle imprese a condizione che i nuovi beni strumentali siano utilizzati nell’ambito di unità produttive comprese in siti inquinati di interesse nazionale individuati negli accordi di programma. I beni strumentali devono, inoltre, essere acquisiti successivamente alla sottoscrizione o adesione agli accordi di programma. Spese ammissibili Le spese sono ammissibili qualora rientrino in un programma di investimenti finalizzato alla creazione di un nuovo stabilimento, all’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente o a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente. In sostanza gli investimenti sono agevolabili solo se il bene presenta il requisito della novità. Restano, pertanto, esclusi gli investimenti per beni a qualunque titolo già utilizzati. Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui le spese sono state sostenute e non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive. Gli accordi di programma Ciascun accordo di programma indica, nei limiti della dotazione complessiva disponibile, l’ammontare delle risorse destinate alla concessione delle agevolazioni previste. L’accordo include anche, per ciascuna impresa sottoscrittrice o successivamente aderente, il piano degli investimenti e degli ammortamenti previsti per ciascuna categoria di beni ammissibili; l’importo massimo del credito d’imposta concedibile. Gli accordi di programma sono sottoposti al preventivo riscontro formale del ministero dello Sviluppo economico. In caso di esito positivo, il Mise provvede alla prenotazione delle risorse in relazione al fabbisogno finanziario per ciascun accordo di programma e per ciascuna impresa sottoscrittrice. Per richiedere l’agevolazione le imprese dovranno fare domanda al ministero dello Sviluppo: modalità e termini di presentazione saranno definiti con successiva circolare.


Le risorse complessive 70 milioni di euro La ripartizione 20 milioni per il 2014 50 milioni per il 2015 Interventi finanziabili Acquisto e realizzazione di fabbricati Macchinari e veicoli industriali di vario genere Programmi informatici Brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi Spese coperte Quelle sostenute fino alla chiusura del periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2015
dm_7_agosto_2014.pdf