Napoli, al Museo Archeologico (e per la prima volta in Europa) armi e ori dell’antica Cina

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L’archeologia della Cina e i reperti dell’impero Han arrivano in Italia nell’ambito di una collaborazione tra i due Paesi che ha al centro il Museo archeologico nazionale di Napoli. E’ il direttore Paolo Giulierini ad annunciarlo, a margine della presentazione della mostra “Pompei e gli Etruschi”, realizzata nel parco archeologico della città antica in collaborazione con il Mann. Dal 14 dicembre al 14 marzo l’esposizione “Mortali-Immortali: i tesori del Sichuan nell’antica Cina” racconterà un pezzo di storia di una civiltà nata nel 1400 a.C. e soppiantata dal grande impero rappresentato dall’Esercito di terracotta. E’ la prima volta che questi reperti sbarcano in Europa e, sottolinea Giulierini, “sarà possibile ammirare bronzi eccezionali, le maschere originali di Sanxingdui, ma anche oggetti in oro, armi, vasellami, che mostrano una cultura di altissimo livello che apparve misteriosamente e, allo stesso modo, scomparve”. Parallelamente il Mann porterà in Cina, fino a luglio prossimo, più di cento opere e proiezioni che raccontano la vita di Pompei, ma anche degli altri siti archeologici campani. “Si tratta di esposizioni dedicate a temi specifici – spiega Giulierini – tra cui la navigazione e la Magna Grecia. Questo mutuo scambio di cultura non fa altro che irrobustire i rapporti politici tra i due Paesi”.
La collaborazione tra Mann e Cina si estenderà a tutto il 2019, ma anche altri siti archeologici campani seguiranno il filo che unisce le due culture. Anche il sito Archeologico di Paestum ha programmato cinque tappe espositive in Cina. Il percorso espositivo realizzato al Mann raccoglie reperti prestati dal Museo di Sanxingdui, dal museo del sito Archeologico di Jinsha, del Museo di Sichuan, di Mianyang e del museo Etinico Qiang della Contea di Mao. Attraverso due sentieri tematici, i visitatori potranno immergersi nella cultura religiosa dello stato di Shu per scoprire la spiritualità di una civiltà antichissima, rimasta impressa nelle maschere di bronzo ritrovate nel sito di Sanxingdui, di Jinsha e nel cimitero del villaggio di Shangyuan.
Attraverso il percorso “La vita quotidiana del popolo Shu”, si rivivrà il commercio impresso nei bassorilievi su mattone. Le figure umane, le figurine di ceramica che rappresentano animali e altri oggetti rimandano il visitatore alla vita frenetica di quella che è la seconda provincia più popolosa della Cina. Accanto ai percorsi espositivi, altre due mostre, in programma per il 20 dicembre e il 21 gennaio prossimi approfondiranno aspetti inediti o poco conosciuti della cultura cinese. che ha sempre interagito con Napoli. Un rapporto antichissimo che si svelerà in “Napoli città della seta. La chiesta dei Santi Filippo e Giacomo, dalle Fratrie greco-romane alla Corporazione dell’Arte della Seta”. Dai frequenti scambi, nacque un legame tra la produzione serica partenopea e il modello di lavorazione cinese. E sempre il 20 dicembre il Mann ospiterà la mostra “Le figure dei sogni, Marionette, burattini, ombre nel teatro di figura cinese”. Napoli ospiterà per la prima volta una selezione di 92 elementi della collezione provata di marionette e burattini dell’ingegnere Augusto Grilli. Ma nel frattempo un “pezzo” del Mann è in Cina e ci rimarrà fino al luglio prossimo, con le mostre di reperti di Pompei nei principali musei cinesi. “Il futuro del nostro lavoro è nell’internazionalizzazione – sottolinea il segretario generale della Direzione Musei Mibac Rosanna Binacchi – Soltanto nella condivisione, nello scambio con i musei del mondo possiamo valorizzare il patrimonio culturale e condividerlo”. Un concetto che l’assessore alla Cultura della provincia del Sichuan Wang Qiong ribadisce con la collaborazione scientifica tra gli istituti italiani e quelli cinesi per progetti che si svilupperanno anche in Cina. “Gli esperti di protezione archeologica – spiega – e del patrimonio delle due parti effettueranno regolarmente visite reciproche, ispezioneranno e organizzeranno seminari accademici di alto livello per condividere tecniche, metodi ed esperienze”.