Sprint a sorpresa sul polo logistico

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Partono le attività del World Classic Logistic di Nola. Darà lavoro a 300 addetti entro fine anno. Novità anche per Pomigliano: pronta la produzione della Panda Cross e del nuovo motore multijet La Partono le attività del World Classic Logistic di Nola. Darà lavoro a 300 addetti entro fine anno. Novità anche per Pomigliano: pronta la produzione della Panda Cross e del nuovo motore multijet La Campania diventa snodo cruciale per lo sviluppo dei traffici della Fiat nel Sud Italia e nel bacino del Mediterraneo. Con una decisione un po’ a sopresa, infatti, la casa automobilistica torinese avvia le attività del World Classic Logistic di Nola anticipando di fatto l’inizio del lavoro programmato per la fine dell’anno in corso. Da questo momento tutte le fabbriche della Fiat ubicate nel Centro e Sud Italia faranno capo al polo logistico campano per ricevere rifornimenti e smistare lavorazioni. Si comincia con un numero ridotto di addetti, 10 su 286 previsti, ma la Fiat ha in mente di raggiungere nel giro di un paio di mesi un numero di 300 operai al lavoro su 60 postazioni con una cadenza giornaliera di 120 addetti. Il Wcl di Nola dovrebbe essere a regime per la metà del mese di dicembre, salvo ulteriori intoppi, e consentire così alla Fita di aumentare le linee di produzione presso lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, dove è ormai costante lo stato di agitazione da parte dei dipendenti. Presentato nel 2007 come polo logistico di eccellenza dall’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, il Wcl di Nola avrebbe dovuto cominciare l’attività a gennaio del 2008 invece per otto anni la struttura rimane ferma e gli operai, tutti sottoposti a specifici corsi di formazione, aspettano. Nei giorni scorsi il via libera definitivo. Gli osservatori, però, si interrogano sulla reale dimensione di questo nuovo hub a gestione diretta della Fiat. È un’operazione di rilancio dell’impegno in Campania o un modo per dirottare l’attenzione da problemi seri come quello dei 1921 dipendenti di Pomigliano d’Arco in attesa perenne di novità sul loro destino? Il Lingotto, almeno per ora, tace. E si concentra, dicono i bene informati, su un’altra imminente novità: il nuovo motore 1300 cc multijet, da montare sui modelli Panda in produzione in Campania, che consente prestazioni elevate e consumi ridotti, intorno ai 24 chilometri con un litro di carburante in ciclo combinato. L’arrivo del propulsore è previsto per i prossimi giorni e coinciderà con il lancio della nuova versione della Panda, la “Cross”, il minisuv-fuoristrada tutto carrozzato con grosse plastiche ultraresistenti ed i cui ordinativi annuali dovrebbero attestarsi attorno alle 12-15mila unità, cifre che consoliderebbero la tenuta di mercato della principale fabbrica campana. Da qui si riparte non solo per ribadire l’impegno di Fiat nella principale regione del Mezzogiorno ma soprattutto per consentire alle aziende locali dell’indotto, che danno lavoro a non meno di 3 mila dipendenti, di riprendere la strada dello sviluppo e uscire così dal vortice di crisi e cassa integrazione. Il 2015 si annuncia come l’anno decisivo per le sorti della casa automobilistica torinese in Campania e al Sud.