Iran Air Show, con Leonardo anche la diplomazia italiana

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In foto Mauro Conciatori, ambasciatore d'Italia in Iran

Iran Air Show : un nome che incuriosisce anche perché la voglia di mostrare parate nell’aria e offerte nevralgiche per l’industria aerospaziale e’ grande, ma i gioielli dell’aria portano la sigla del Made in Other e per molti del Made in Italy naturalmente. L’international Air Show si svolgerà per il 2018 nell’isola di Kish
e l’Ambasciata italiana in Iran di cui S.E. l’Ambasciatore Mauro Conciatori e’ direttamente tirata in causa per informare di questo evento: Kish e’ il quarto luogo più visitato nel Medio Oriente, dopo Dubai, Abu Dhabi e Sharm el-Sheikh, con un mililone di ospiti l’anno. Niente di particolarmente “strano”, se non fosse che Kish Island è in Iran e che, ancor più curioso, è una zona franca, dove entrano iraniani (per i quali è l’equivalente delle Hawaii per gli americani) e persino stranieri, occidentali inclusi: all’entrata si ottiene un permesso di ingresso senza visto per soggiorni massimi di 14 giorni. Ci sono restrizioni che potrebbero scoraggiare qualcuno – obbligo di capo coperto per le donne – ma per chi decide di entrare l’offerta turisitica non ha nulla da invidiare a quella di molte località marine di rilievo. Kish è un vero e proprio parco divertimenti, con delfinario, ampia offerta di sport acquatici e no – si presta molto bene ad esempio per i bici-tour. Tra le altre opzioni, la visita di un acquedotto costruito mille anni fa e quella alla “misteriosa nave” (nelle foto), un cargo abbandonato. L’accesso può essere effettuato via mare o (più semplicemente) via aerea dagli Emirati Arabi, ma anche via Tehran (nella capitale iraniana si transita soltanto). I prezzi sono alti, rispetto al resto dell’Iran, anche se non occidentali. L’isola nel 2010 è stata votata tra le 10 più belle del mondo dal New York Times. Intanto la compagnia aerea Iran Air avrebbe iniziato dei negoziati per acquisire dei nuovi aerei per rinnovare la flotta, ma a causa delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti questi colloqui al momento vengono svolti solamente con produttori non occidentali. Iran Air, compagnia di riferimento nazionale dell’Iran, ha ricevuto oggi i suoi primi quattro aerei ATR-72/600. Entrambe le parti hanno firmato all’inizio di quest’anno un contratto fermo per 20 -72/600 ed opzioni per ulteriori 20 unità. Le consegne dei 20 aeromobili fermi dureranno fino alla fine del 2018. A seguito dell’alleggerimento delle sanzioni internazionali sull’Iran, c’è una grande necessità di modernizzare e di sviluppare il trasporto aereo per stimolare le economie locali in tutto il Paese e migliorare la connettività tra le regioni. Lo Stato iraniano si basa su una forte infrastruttura domestica, che conta 60 aeroporti che gli ATR di Leonardo sono pienamente in grado di servire. Il modello è ideale per operazioni in molti tipi di ambienti difficili (piccoli aeroporti, piste non asfaltate e regioni montuose). L’ATR-72/600 sarà il centro degli aeromobili regionali della flotta Iran Air e contribuirà sostanzialmente all’espansione ed allo sviluppo dei servizi offerti dalla compagnia in tutta la Nazione. E’ previsto che anche l’Iran sarà la prossima grande destinazione turistica del Medio Oriente. Questo mercato appena aperto, insieme al traffico significativo religioso attualmente esistente, svilupperà negli anni a venire connettività a livello nazionale e verso i Paesi vicini.