Piacenza, 9 nov. (AdnKronos) – “Proprio ieri abbiamo firmato dal notaio la trasformazione dell’Istituto italiano per il calcestruzzo da istituzione no profit a fondazione”. Lo ha annunciato il presidente Silvio Cocco in occasione del convegno ‘Concretezza. La durabilità delle opere: dialogo tra i protagonisti del territorio’ organizzato dallo stesso istituto, con il patrocinio del Consiglio nazionale degli Ingegneri e dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Piacenza, nell’ambito Giornate Italiane del Calcestruzzo, in corso alla Fiera di Piacenza fino al 9 novembre. Un passaggio, ha evidenziato, che “ha permesso di raccogliere attorno a noi il Politecnico di Milano, l’Ordine nazionale degli Ingegneri, la Fondazione Pesenti, tanto per citarne alcuni”.
“L’istituto – ha ricordato – nasce 16 anni fa per fare fronte all’esigenza mia personale di avere un gruppo di ragazzi con i quali sviluppare un discorso di ricerca e assistenza a chi lavora con il calcestruzzo, ma soprattutto fare formazione. L’istituto oggi vanta 350 ragazzi all’anno che seguono un corso di tre anni presso di noi e che a fine percorso ottiene un diploma di tecnologo del calcestruzzo”.
Una iniziativa che Cocco, a capo di una azienda che in Italia fattura 20 milioni di euro e 25 all’estero (la Tekna Chem) finanzia di tasca propria, ma che vorrebbe fosse presa ad esempio, perché “se gruppi di piccole aziende si mettessero insieme per finanziare formazione e ricerca, i costi diventerebbero sostenibili” ha evidenziato. “C’è qualcuno impegnato sul mercato a fare queste cose che sono alla base del progredire dei nostri lavori” ha concluso.