Ercolano, ritorno al futuro Al Mav arriva Greenaway

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Conversazione con Peter Greenaway, una digressione sulla memoria dell’arte con il regista de “Il ventre dell’architetto”, icona del cinema d’autore britannico, darà il via al “Festival Conversazione con Peter Greenaway, una digressione sulla memoria dell’arte con il regista de “Il ventre dell’architetto”, icona del cinema d’autore britannico, darà il via al “Festival della Memoria – Il passato visto con gli occhi del futuro” al Mav– Museo Archeologico Virtuale di Ercolano dal 17 al 21 settembre. L’appuntamento, a cura di Ciro Cacciola, direttore del polo, è parte del programma del Forum Universale delle Culture e indaga ogni aspetto della creatività e della cultura, dal design alla letteratura, dalla filosofia alla storia fino all’archeologia. “Proponiamo – spiega Cacciola – un programma ricco e articolato dalla formula innovativa con 40 eventi in 5 giorni e più di 50 ospiti tra nazionali e internazionali. Cinque giornate di riflessione, attraverso varie attività e ospiti internazionali che raccontano il Mediterraneo e le origini della cultura europea, tracciando al contempo linee di ricerca che ne descrivano il futuro”. Tra gli ospiti, Riccardo Dalisi nel colloquio “La memoria e la creatività”, Sandra Petrignani con un focus su Marguerite Duras (giovedì 18) e la scrittrice Antonella Cilento (venerdì 19). Prevista, ancora venerdì, la presenza di Boris Pahor, classe 1913, che in “Necropoli” raccontò le atrocità dei lager nazisti vissute sulla propria pelle. Il filosofo Aldo Masullo (sabato 20) è al centro di una lectio magistralis sul tema dei ricordi, seguito dall’incontro “Le donne oltre il velo”, a cui partecipano, tra gli altri, Hayat Saidi, artista marocchina, e Sherif El Sebaie, giornalista egiziano. Nella giornata conclusiva (21 settembre) dialogo con l’attrice iraniana Behi Djanat Ataï e proiezione in anteprima italiana del film “Pour un instant, la liberté” di Arash T. Riahy sull’odissea degli emigranti che dall’Iran raggiungono l’Europa. La rassegna prevede l’apertura notturna degli Scavi di Ercolano, una passeggiata al chiaro di Luna tra reale e virtuale, racconti e suggestioni di luce. La chiusura è affidata al pianista Luigi Del Prete e al Coro delle Voci Bianche del Teatro San Carlo.