Oggi occhi puntati su Riksbank, BoE e BCE

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A cura di Antonio Arricale Oggi l’attenzione sarà puntata sulle decisioni di politica monetaria di Riksbank, BoE e BCE, e sulla conferenza stampa mensile del presidente della BCE Draghi. Anche il rapporto A cura di Antonio Arricale Oggi l’attenzione sarà puntata sulle decisioni di politica monetaria di Riksbank, BoE e BCE, e sulla conferenza stampa mensile del presidente della BCE Draghi. Anche il rapporto ADP di agosto sarà importante. A seguire il calendario economico: tasso di disoccupazione riferito al secondo trimestre in Francia; ordinativi alle fabbriche m/m e a/a di luglio e PMI costruzioni di agosto in Germania; PMI del settore vendite al dettaglio di agosto in Germania, Francia, Italia ed Eurozona; immatricolazioni di veicoli nuovi di agosto nel Regno Unito; commerci internazionali di luglio in Canada; bilancia commerciale di luglio, richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione aggiornate rispettivamente al 30 e al 23 agosto, produttività nel settore non-agricolo e costi unitari (dati definitivi) del secondo trimestre, PMI servizi e composito (definitivo) di agosto, ISM composito non-manifatturiero di agosto negli Stati Uniti. Alla riunione di oggi la BoJ ha mantenuto invariata la sua politica monetaria, anche se ha rivisto al ribasso le previsioni sul settore immobiliare sull’onda degli effetti negativi del rialzo dell’IVA introdotto ad aprile 2014. I cross con lo JPY non hanno reagito granché alla BoJ, lo yen consolida la debolezza in scia al rimpasto di governo di mercoledì. Ricordiamo che la nomina di Shiozaki a ministro della Salute, sotto cui ricadrà la responsabilità del GPIF, ha avuto un forte effetto negativo sullo yen, l’inclinazione negativa permane a livello generalizzato. L’USD/JPY testa le offerte a 105,00. Dovrebbe rimanere un po’ di resistenza a 105,44/50 (massimo da 6 anni / esercizio delle opzioni), sopra questo livello s’intravedono gli stop. In Canada, alla riunione di ieri la BoC ha mantenuto lo status quo. Così il governatore Poloz: “La Banca rimane neutrale per quanto riguarda la prossima variazione del tasso di riferimento; tempistica e direzione dipenderanno da quanto i nuovi dati influenzeranno le prospettive e la valutazione dei rischi”. L’USD/CAD è stato scambiato all’insegna di un leggero tono negativo, perché il governatore Poloz ha evidenziato segnali di crescita economica. I mercati non prevedono un restringimento prima del prossimo anno, anche se i recenti dati sull’inflazione pesano sull’obiettivo del 2,0% della BoC. Le vendite di USD/CAD sono rimaste limitate a 1,0872 (supporto incluso nella zona delimitata dalle medie mobili a 100 e 200 giorni, 1,0859/95), la coppia si è quindi ripresa sopra questo livello. Vediamo che le offerte si susseguono fino a 1,1000 (resistenza di agosto ed esercizio delle opzioni). Nel Regno Unito, la riunione della BoE dovrebbe essere un non-evento. La coppia GBP/USD risente ancora delle pressioni negative, soprattutto a causa delle apprensioni per il voto sull’indipendenza della Scozia. L’inclinazione è ribassista. Le barriere per le opzioni sopra 1,6500+ dovrebbero limitare i rally correttivi. Borse asiatiche Piazze finanziarie tra delusione e cautela Giornata di vendite per la Borsa di Tokyo e gli altri principali Listini asiatici divisi tra la delusione per il nulla di fatto da parte della Bank of Japan e la cautela in vista dei meeting di alcune importanti Banche Centrali europee. Come ampiamente atteso la Bank of Japan ha optato per lo status quo in materia di politica monetaria con il Governatore Haruiko Kuroda che ha confermato la propria view positiva sulla ripresa dell’economia nipponica nonostante il recente aumento dell’IVA. Meno ottimistico l’outlook sul settore immobiliare, che continuerà il proprio trend discensionale dopo un lungo periodo di crescita. A Tokyo l’indice Nikkei ha terminato con una discesa dello 0,39% a 15.667 punti mentre il più ampio Topix lascia sul parterre lo 0,45% a 1.295 punti. Tra le altre borse già chiuse Taiwan lima lo 0,23%, Seul chiude in contro trend con un guadagno dello 0,25%. Prevalentemente deboli le piazze asiatiche ancora in contrattazione ad eccezione di Shanghai, che mostra un vantaggio dello 0,34%. Hong Kong segna un -0,33%, Jakarta un -0,14%, Singapore un -0,28%. Piatta Kuala Lumpur. Borsa Usa Wall street ha chiuso con andamenti misti Chiusura mista ieri per le Borse Usa al termine di una seduta volatile, dopo che la Fed ha comunicato nel Beige Book che l’economia americana ha ripreso vigore nelle scorse settimane. Il Dow ha chiuso a 17.078,28 punti; lo Standard & Poor’s a 2.000,72 (-0,08%); il Nasdaq a 4.572 punti (-0,56%). Tra i titoli Apple ha registrato il peggior ribasso da gennaio, scontando l’effetto negativo del furto di foto dagli account Apple di vari vip e il fatto che la rivale Samsung ha presentato due nuovi smartphone con schermi più grandi e con visore per la realtà virtuale in eventi che si sono tenuti contemporaneamente a New York, Pechino e Berlino. L’andemento di Apple ha così influenzato i titoli tecnologici che nel complesso hanno perso lo 0,7%, la peggiore performance tra i settori dello S&P 500. Male anche le compagnie aeree, in particolare Delta che è calata di oltre il 5% dopo aver rivisto al ribasso gli obiettivi per il terzo trimestre. Nel reddito fisso, i titoli di Stato americani hanno recuperato le perdite e terminato in positivo. Il titolo benchmark ha guadagnato 3/32 chiudendo con un rendimento del 2,409%, mentre il bond trentennale è salito di 15/32 a 3,148%. I titoli a 2 e 5 anni hanno terminato con rendimenti dello 0,52% e dell’1,68% rispettivamente. Sui mercati valutari, l’euro è salito a 1,3149 dollari, il biglietto verde ha perso terreno a 104,76 yen e 0,9177 franchi svizzeri. La sterlina è calata a 1,6460 dollari. Europa Partenze caute per le borse europee Partenza cauta per Piazza Affari e le altre principali Borse del Vecchio Continente nel giorno dei meeting di politica monetaria della Bank of England e della Banca Centrale Europea. L’attenzione è focalizzata soprattutto sull’Eurotower che oggi potrebbe annunciare il tanto invocato quantitative easing per combattere deflazione e stagnazione in Eurozona. Intanto la Bank of Japan ha optato per lo status quo mentre il Beige Book ha confermato una ripresa tra il modesto e il moderato con una punta di ottimismo in più. Dal fronte macro, da segnalare il boom di ordini alla manifattura in Germania. Immobile a 1,3140, in attesa della BCE, l’Euro / Dollaro USA. Stabile anche l’oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 1.270,3 dollari l’oncia mentre il petrolio (Light Sweet Crude Oil) viaggia a 94,73 dollari per barile. Sulla parità lo Spread, che rimane a quota 151 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,46%. Tra i mercati del Vecchio Continente, tentenna Francoforte con un modesto ribasso dello 0,32%. In rialzo dello 0,13% Londra mentre Parigi lima lo 0,37%. Poco mossa Piazza Affari con una variazione pari a -0,1% sul FTSE MIB. Unica tra le Blue Chip milanesi a riportare un sensibile risultato è Moncler. Tra i più forti ribassi, invece, bilancio decisamente negativo per Tod’s. Lieve vantaggio per Fiat che stamane ha comunicato i dati definitivi sul diritto di recesso, confermando che la fusione con Chrysler si farà a ottobre. Ricoperture su Safilo, sulla quale Consob ha inibito, per la giornata di oggi, le vendite allo scoperto.


I dati macro attesi oggi Giovedì 4 settembre 2014 *FRANCIA 07h30 – disoccupazione 2* trim. (precedente: 9,7% t/t; previsione: 9,8% t/t) *GERMANIA 08h00 – ordini settore manifatturiero luglio (precedente: -3,2% m/m; previsione: +1,2% m/m; consenso: +1,5% m/m) *BoE 13h00 – annuncio tassi interesse (previsione: bank rate invariato a 0,50%) *Bce 13h45 – annuncio tassi interesse (previsione: refi invariato a 0,15%) 14h30 – conferenza stampa del presidente Mario Draghi *USA 14h15 – stima Adp nuovi posti lavoro settore privato agosto (precedente: +218.000 unità; consenso: +223.000 unità) *USA 14h30 – bilancia commerciale luglio (precedente: -41,54 mld usd; previsione: -43,5 mld usd; consenso: -42,4 mld) – costo unitario lavoro 2* trim. def. (precedente: +5,7% t/t; preliminare: +0,6% t/t; consenso: +0,6% t/t) – produttività settori non agricoli 2* trim. def. (precedente: -3,2% t/t; preliminare: +2,5% t/t; previsione: +2,6% t/t; consenso: +2,5% t/t) – richieste settimanali sussidi disoccupazione (precedente: 298.000 unità nella settimana al 23 agosto; consenso: 300.000 unità) 16h00 – indice Ism non manifatturiero agosto (precedente: 58,7 punti; previsione: 58 punti; consenso: 57,6 punti) 17h00 – scorte settimanali petrolio DoE (precedente: -2,07 mln barili a 360,475 mln nella settimana al 22 agosto) – scorte settimanali benzina (precedente: -0,96 mln a 212,314 mln nella settimana al 22 agosto) – scorte settimanali carburante distillato (precedente: +1,252 mln a 122,752 mln nella settimana al 22 agosto)