Tregua permanente, c’è l’accordo tra Ucraina e Russia

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A cura di Antonio Arricale Il presidente russo Vladimir Putin ed il presidente ucraino Petro Poroshenko hanno trovato un accordo per un cessate il fuoco A cura di Antonio Arricale Il presidente russo Vladimir Putin ed il presidente ucraino Petro Poroshenko hanno trovato un accordo per un cessate il fuoco permanente. La conferma è giunta dalla presidenza ucraina mentre il Cremlino ha annunciato che tra i due leader è avvenuto un colloquio telefonico. L’intesa è stata raggiunta proprio alla vigilia del vertice NATO in Galles, al quale parteciperà anche il presidente degli USA, Barack Obama. L’inquilino della Casa Bianca è da oggi in Europa orientale per rassicurare i membri della NATO sul loro “status” di sicurezza militare e sul fatto che questa verrà assolutamente garantita. Nello stesso tempo il presidente degli Stati Uniti ha intensificato le sue critiche alla Russia per l’escalation militare degli ultimi giorni in Ucraina. I futures del Gas Naturale sono in ribasso durante la sessione U.S.A. di ieri. Nel New York Mercantile Exchange, i futures del Gas Naturale per Ottobre sono scambiati a 3,921 dollari americani per un milione di British thermal units, valore che scende di 3,54% al momento della scrittura. Scambiato in precedenza al prezzo più basso di 3,898 dollari per un milione di British thermal units, Il Gas Naturale era previsto trovare supporto a 3,898 dollari e la resistenza a 4,101 dollari. L’indice del dollaro, che traccia i risultati del dollaro americano in un paniere di altre sei maggiori valute, è salito del 0,26% per essere scambiato a 82,99 dollari. Altrove su Nymex, il Greggio, per la consegna di Ottobre, è sceso di 2,72% per essere scambiato a 93,35 dollari per barile mentre il Gasolio, per la consegna di Ottobre, è sceso di 1,91% per essere scambiato a 2,8055 dollari per gallone. Borse asiatiche A Tokyo domani si riuniscono i regolatori della BoJ L’attenzione degli operatori è concentrata sui principali eventi economici di questa settimana. In particolare, si guarda alle riunioni di BCE e BoE di domani e alle notizie dei regolatori della BoJ che saranno annunciate sempre domani, mentre oggi s’è riunito il Consiglio dei Ministri giapponese guidato dal primo ministro Abe. C’è stato il rimpasto del governo. La Borsa di Tokyo ha beneficiato della nomina di Yasuhisa Shiozaki come ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Questo potrebbe significare una imminente riforma del fondo pensioni pubblico del Giappone. Molti osservatori ritengono che il rialzo dei cross con lo JPY di lunedì scorso sia stato dovuto soprattutto alle previsioni che una revisione del fondo pensioni giapponese darebbe più peso agli asset stranieri, facendo dunque aumentare le pressioni a vendere sullo yen. Detto questo, domani – ricordo – s’incontreranno i regolatori della BoJ: si prevede che alla riunione mensile manterranno invariata la politica, visto che permangono le incertezze. Il sentiment intorno ai cross con lo JPY rimane positivo (si osserva ancora una debolezza generalizzata dello yen), tuttavia, nel caso di un esito deludente, il rischio principale per i prossimi giorni è una rapida serie di vendite tattiche. Intanto, la borsa di Tokyo oggi ha chiuso sopra la parità. Il Nikkei ha chiuso le contrattazioni a quota 15728,35 con un progresso dello 0,38%. Notizie poco confortanti, tuttavia, sul versante macroeconomico: dopo appena un mese di crescita torna in contrazione l’economia del Giappone. Il Purchasing manufacturers’ index, Pmi, dei servizi stilato da Markit è infatti sceso a 49,9 punti in agosto (quindi sotto la soglia di 50 che separa crescita da contrazione) da 50,4 punti di luglio (49,0 in giugno e 49,3 in maggio). Il Pmi composite è invece salito da 50,2 a 50,8 punti. L’Ufficio nazionale di statistica della Cina ha diffuso il dato relativo all’indice non manifatturiero che in agosto si è attestato a 54,4 punti da 54,2 punti di luglio. Continua quindi l’espansione, anche se tra i sotto indici quello dei servizi ha perso 0,4 punti a 53,6 e quello delle costruzioni 0,5 punti a 57,7. Il sotto indice che misura gli ordinativi è sceso in agosto a 5 0 punti da 50,7 di luglio. Il dato mensile sul purchasing managers index (Pmi) nel settore dei servizi stilato da Hsbc/Markit torna a crescere dopo la flessione di luglio. In agosto, infatti, il dato segna 54,1 punti contro 50,0 (soglia che separa crescita da contrazione) del mese precedente e 53,1 punti di giugno (50,7 punti in maggio e 51,4 in aprile). L’indice Pmi composite è migliorato da 51,6 punti di luglio a 52,8 punti di agosto. E proseguono al rialzo le altre principali piazze asiatiche: debole Seoul che cede lo 0,02%, bene la borsa di Hong Kong con l’Hang Seng che segna un +1,90%. Positiva la borsa di Shanghai (+0,85%). Borsa Usa DJ e S&P500 chiudono sotto la parità, Nasdaq Composite +0,39% A New York i principali indici hanno chiuso la seduta contrastati. Il Dow Jones ha perso lo 0,18%, l’S&P500 lo 0,05% mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,39%. Nel mese di agosto l’Indice ISM Manifatturiero è salito a 59 punti da 57,1 punti del mese precedente. Il dato è risultato superiore alle attese degli analisti che avevano stimato un valore pari a 56,8 punti. La spesa per le costruzioni è cresciuta nel mese di luglio dell’1,8%, risultando superiore alle attese degli economisti fissate su un incremento dell’1,0%. Sul fronte societario Prestige Cruises International +1,36%. Il gruppo delle crociere Norwegian Cruise Line Holdings ha annunciato l’acquisto della rivale per 3,03 miliardi di dollari. Home Depot -1,97%. Secondo la Cnbc gli hacker potrebbero aver rubato i dati delle carte di credito di alcuni clienti. ExxonMobil -1,01% in scia al ribasso del prezzo del petrolio. Tesla Motors +5,32%. Stifel Nicolaus ha alzato il rating sul titolo del produttore di auto elettriche a buy da hold. Il target price è fissato a 400 dollari per azione. Compuware +13,26%. Il gruppo dei software ha annunciato di aver accettato l’offerta di acquisto da 2,5 miliardi di dollari presentata dalla società d’investimento Thoma Bravo. Darden Restaurants +0,89%. La catena di ristoranti ha detto di attendersi nel primo trimestre fiscale un utile per azione adjusted compreso tra 0,31 e 0,33 dollari. Per l’intero esercizio l’Eps è visto a 2,22-2,30 dollari. Dollar Tree +1,56%. La catena discount ha alzato l’offerta di acquisto per la rivale Family Dollar (+0,49%) a 80 dollari per azione. Groupon +3,82%. RBC ha alzato il rating sul titolo del portale di sconti e promozioni a sector perform da underperform. Exelixis -55,31%. Un trattamento contro il tumore alla prostata sviluppato dal gruppo farmaceutico non ha dato i risultati sperati. Per questo motivo la società taglierà il 70% della propria forza lavoro. Halliburton -0,19%. Il gruppo dei servizi per l’industria petrolifera pagherà 1,1 miliardi di dollari p er risolvere la controversia legata alla marea nera nel Golfo del Messico. Europa Positive le principali piazze Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,36%, il Cac40 di Parigi lo 0,5%, il Ftse100 di Londra lo 0,26% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,5%. Danone +1,5%. Il presidente e amministratore delegato, Franck Riboud, ha annunciato che lascerà la guida del gruppo alimentare dal primo ottobre. L’attuale vice Emmanuel Faber diventerà il nuovo Ceo mentre Riboud resterà presidente. Hugo Boss -5%. Red & Black, società del fondo Permira, ha avviato il collocamento di 7,9 milioni di azioni del gruppo della moda di lusso pari all’11,2% del capitale per un controvalore di circa 845 milioni di euro. United Internet +2,5%. Il gruppo tedesco ha annunciato l’acquisto del 74,9% del cablo operatore Versatel dal fondo KKR per circa 586 milioni di euro. Sap -1,5%. Exane ha tagliato il rating sul titolo del gruppo dei software a underperform da neutral. Hermes -10%. LVMH (+2,5%) ha annunciato che distribuirà le azioni (oltre il 23% del capitale) del gruppo di moda francese ai propri azionisti. Italia Buon avvio a Piazza Affari Avvio in territorio positivo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib registra un rialzo dello 0,72% e il Ftse Italia All Share guadagna lo 0,68 per cento. In verde anche il Ftse Italia Mid Cap (+0,36%) mentre il Ftse Italia All Star cede lo 0,01 per cento. Si mette in luce nel paniere principale di Borsa Italiana il titolo Enel che guadagna l’1,75% tornando a quota 4,07 euro. Il quotidiano MF ha delineato i contorni di un’operazione dei cessione di un altro 17% di Endesa che ne porterebbe il flottante al 25 per cento. L’amministratore delegato Francesco Starace sarebbe più orientato ormai a un’offerta pubblica di vendita che a un private placement (o collocamento privato). Da segnalare anche le dichiarazioni del premier italiano Renzi che, in tema di privatizzazioni, ha ribadito l’intenzione del governo di andare avanti pur aggiungendo di essere convinto che non necessariamente bisognerà partire da Enel ed Eni (+0,53%). Da segnalare il passo indietro, in controtendenza di Telecom Italia, che cede lo 0,52% e si riporta a 85,8 centesimi. Il Sole 24 Ore ha evidenziato che il Cade, l’antitrust brasiliano, ha affermato che affronterà il tema della eventuale acquisizione della Gvt di Vivendi da parte della spagnola Telefonica solo dopo che questa sarà uscita da Telecom Italia sciogliendo il nodo Telco (la holding che è ancora oggi socio di riferimento di Telecom Italia con il 22,4% del capitale di cui il 66% in mano a Telefonica). Il prevedibile freno del Cade si aggiunge inoltre alla necessità di ottenere in Brasile anche un via libera dell’Anatel. Ieri Marco Fossati, secondo socio di Telecom Italia con il 4,99% del capitale e sponsor della prima ora di una eventuale conquista italiana di Gvt, si è detto favorevole a un ingresso di Vivendi nell’azionariato al posto di Telefonica e ha dichiarato che un’eventuale cessione di Tim Brasil dovrebbe valutarla almeno 11 volte l’ebitda. Positiva stamane l’intonazione del comparto bancario, con Unicredit che guadagna l’1,69% (promossa ad outperform da Bernstein con target price a 7,40 euro), Ubi Banca che recupera lo 0,91% e Mediobanca in vantaggio dello 0,92% sul riferimento. In verde anche Intesa Sanpaolo, che segna un rialzo del 2,12% dopo un outperform di Bernstein con prezzo obiettivo a 2,9 euro, e Bper (+1,98%). Bene anche il Banco Popolare (+0,51%) ed Mps (+0,36%). Bpm limita il vantaggio sulla chiusura di ieri a 0,08 punti percentuali.


I dati macro attesi oggi Mercoledì 3 settembre 2014 03:00 CINA Indice PMI non manifatturiero ago; 03:45 CINA Indice PMI servizi HSBC ago; 09:15 SPA Indice PMI servizi ago; 09:45 ITA Indice PMI servizi ago; 09:50 FRA Indice PMI servizi ago; 09:55 GER Indice PMI servizi ago; 10:00 EUR Indice PMI composito ago; 10:00 EUR Indice PMI servizi ago; 10:30 GB Indice PMI servizi ago; 11:00 EUR Vendite al dettaglio lug; 16:00 USA Ordinativi industriali lug; 20:00 USA Beige Book (Fed).