Salvini: “Da Francia atti ostili”

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Roma, 19 ott. (AdnKronos) – “Basta prese in giro, l’Italia chiede spiegazioni. Macron, rispondi!”. E’ la perentoria richiesta del ministro dell’Interno Matteo Salvini al Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, dopo la pubblicazione di un nuovo video, girato sempre a Claviere in Piemonte ai confini tra Italia e Francia, dove si riprende una camionetta della Polizia francese da cui escono un agente in divisa e tre persone, presumibilmente immigrati. I tre, poi, si allontanano e la camionetta riparte in direzione opposta. “Ecco cosa succede!”, è la scritta inserita nel filmato, pubblicato sulla pagina Facebook di Salvini, specificando che “testimoni del luogo affermano che queste scene si ripetono da agosto”. “I rapporti tra Italia e Francia rischiano di essere gravemente danneggiati – dice il vicepremier Salvini – e non per colpa nostra: Parigi deve chiarire un’altra iniziativa della Polizia francese avvenuta questa mattina; iniziativa che appare come una provocazione e un atto ostile”.

“La Francia ha ammesso che venerdì scorso ha trasportato, ‘per errore’, un paio di immigrati in territorio italiano -denuncia Salvini su Facebook -. A Parigi si sono perfino risentiti, perché non ho accettato le scuse e ho chiesto mi venissero fornite le generalità degli stranieri abbandonati nei boschi. I francesi non hanno risposto”. In compenso, aggiunge, “questa mattina alle 9.30 un cittadino di Claviere ha filmato la polizia di Macron che entra in Italia e lascia per strada un gruppo di persone”. “Chi sono? Da dove vengono? Perché non siamo stati avvertiti? – chiede il titolare del Viminale – Senza spiegazioni rapide, complete e convincenti ci troveremmo di fronte a una provocazione e a un atto ostile! È un episodio che può danneggiare gravemente i rapporti Italia-Francia, e non per nostra scelta. Ci riflettano anche gli amici del Movimento 5 Stelle: chi vuole mettere in difficoltà il Paese non è tra di noi, ma è fuori…”, conclude Salvini, chiarendo che “chi ha fatto il filmato è una persona con nome e cognome e, se necessario, è disponibile a confermare l’episodio alle autorità competenti”.