Rigenerare Napoli
Il dibattito è aperto

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Sul caso giudiziario di Alfredo Romeo e del Global service, che tanti guai ha procurato a lui e a molte altre persone per poi essere archiviato come fatto non sussistente, non è qui il caso di tornare. Non permancanza di Sul caso giudiziario di Alfredo Romeo e del Global service, che tanti guai ha procurato a lui e a molte altre persone per poi essere archiviato come fatto non sussistente, non è qui il caso di tornare. Non permancanza di spunti ma per illuminare un altro aspetto della vicenda che rischia di passare in secondo piano. L’aspetto riguarda la particolare figura dell’imprenditore Romeo che ha saputo costruire un gruppo grande e bene organizzato (l’ha riconosciuto anche chi gli ha fatto le pulci) rivolto alla gestione economica delle città o di loro pezzi importanti. In America avrebbe il titolo meritorio di sviluppatore (developer). La caratteristica principale di figure come queste è la capacità di trasformare ammassi di cemento in funzioni vitali e immaginare soluzioni innovative per i bisogni di popolazioni sempre più esigenti in tempi di bilanci magri. Insomma, quello che ci vuole per trasformare l’assetto urbano da vincolo in opportunità. Ora noi sappiamo bene quanto sia difficile restituire a Napoli una qualità della vita degna della tradizione e delle aspirazioni di una ex capitale (siamo scivolati all’ultimo posto in Italia) e possiamo esser certi di stare su un piano inclinato che ci porta ogni giorno più in basso. E’ triste ma è così. Chi può negarlo? Bene, se le condizioni sono queste dovremmo avere attenzione e curiosità –politici, amministratori pubblici, giornalisti, professionisti, cittadini– per tutte le proposte che promettono di portare un miglioramento sostenibile, come oggi si dice, e cioè compatibile con le leggi, le risorse, l’ambiente. E in definitiva, perché no? Nel caso di Romeo, che ha dimostrato di avere tecnica e tecnologia al servizio delle proprie intuizioni, cadute le accuse dovrebbero scomparire anche le resistenze psicologiche che finora hanno impedito un confronto sereno e nel merito. Rigenerare Napoli, ancora di più nella sua prossima dimensione metropolitana, si può e si deve. Sarebbe anche il modo, il più veloce, il più sicuro, di rilanciare investimenti e consumi. Apriamo il dibattito.