EXPO 2015, TUTTI INSIEME A RIVOLUZIONARE IL PIANETA PER NUTRIRLO

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La Terra ha nutrito per secoli gli uomini, ma le sue risorse non sono infinite, una persona su otto soffre la fame in contrapposizione al 12% della popolazione mondiale che soffre di obesità. Oltre 870 milioni La Terra ha nutrito per secoli gli uomini, ma le sue risorse non sono infinite, una persona su otto soffre la fame in contrapposizione al 12% della popolazione mondiale che soffre di obesità. Oltre 870 milioni gli esseri umani che non hanno accesso alle forme minime di sopravvivenza alimentare e quasi 800 milioni le persone che non hanno accesso all’acqua potabile, il tutto secondo l’Unicef. Ora è il nostro pianeta ad avere bisogno di nutrimento, ovvero di essere rispettato sotto il punto di vista ambientale, attraverso abitudini e comportamenti sostenibili, tecnologie all’avanguardia e politiche consapevoli. I problemi e le possibili soluzioni legati legati all’alimentazione sono diventate l’obiettivo strategico della comunità mondiale e saranno affrontati da un punto di vista economico, scientifico, culturale e sociale all’Expo, a Milano nel 2015. Si incontreranno intelligenze e competenze da tutto il mondo per elaborare le soluzioni più efficienti, per illustrare l’eccellenza nei metodi, nelle tecniche e nelle regole della produzione alimentare, le strategie per coniugare la produzione con il risparmio energetico, l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e la tutela delle risorse naturali. Oltre 140 paesi partecipanti, alcuni esempi: la Germania, con il padiglione “Campi di Idee” offrirà un viaggio attraverso i paesaggi più fertili e floridi; il Brasile, con il tema “nutrire il mondo con delle soluzioni”, avrà l’occasione di dimostrare al mondo le attività di ricerca del paese; la Cina, dedica il suo spazio al tema “terra di speranza, cibo per la vita”; la Tailandia, nutrire e deliziare il mondo in modo sostenibile”; infine il padiglione della Svizzera sarà costituito da cinque torri colme di generi alimentari locali (cioccolato, latte…) dai quali il visitatore potrà attingere. La morale è “c’è un limite alle risorse disponibili”…superarlo significa privare gli altri visitatori delle stesse possibilità! Per la prima volta nella storia delle Esposizioni Universali, verranno introdotti i “Cluster”, cosa e quali sono? I cluster sono spazi espositivi che superano il tradizionale raggruppamento su base geografica e radunando sotto lo stesso progetto architettonico e tematico, Paesi accumunati dalla produzione di un prodotto alimentare specifico o interessati a sviluppare un tema condiviso. Quelli sviluppati per l’Expo 2015 saranno nove, sei dedicati a specifiche filiere alimentari: caffè, riso, cacao, spezie, frutta e legumi, cereali e tuberi. Mentre gli altri saranno dedicati ai tremi temi: agricoltura e nutrizione in zone aride; isole, mare e cibo; ecosistemi del bio-Mediterraneo. Si formeranno così dei “villaggi” con una forte identità geografica e tematica e con spazi aperti che garantiranno sia un’esperienza nuova per il visitatore sia una moltiplicazione della possibilità di collaborazione tra i vari paesi. I Cluster occuperanno un’area di oltre 36 mila metri quadrati e, ad oggi, i Paesi che hanno aderito a questa nuova formula di raggruppamento sono 75. Si stima che l’Expo verrà visitato da circa 20 milioni di persone, l’esperienza sarà caratterizzata anche attraverso la visita di itinerari tematici, cinque percorsi per collegare le diverse aree costruendo una visita personalizzata: storia dell’uomo, abbondanza e privazione, il paradosso del contemporaneo, il futuro del cibo, cibo sostenibile=mondo equo, il gusto è conoscenza. Oltre a questi, presenta anhe altre novità, pensate per dare ai visitatori esperienze uniche e partecipative, come ad esempio le cinque aree tematiche: percorsi per collegare le diverse aree e tipologie di spazi per raccontare le “storie” di Expo costruendo una visita personalizzata. Tutto questo per raggiungere l’obiettivo comune di “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Tema che racchiude, infatti, la più importante prova che l’umanità è chiamata ad affrontare per la salvaguardia del pianeta: l’equilibrio fra risorse naturali e produzione alimentare ed energetica  come condizione fondamentale di sopravvivenza del sistema. Per rendere ancor più affascinante il progetto sono stati chiamati a collaborare artisti come Ermanno Olmi, regista e scenografo che realizzerà il documentario “il pane e l’acqua di ogni giorno”, che da voce in modo poetico al tema della produzione del cibo in Italia; Dante Ferretti, scenografo tre volte premio Oscar, che realizzerà la scenografia dei due viali principali (Cardo e Decumano) all’interno dell’Expo e che ha ideato un gruppo di sculture giganti, ispirate a ritratti grotteschi dell’Arcimboldo, intitolate, “il popolo del cibo”.   Dal 1° maggio al 31 ottobre, sei mesi, a Milano, non ci sono scuse siamo tutti coinvolti, non si può perdere!