Affari giù: già persi 400 milioni

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La crisi economica influisce pesantemente sulle vacanze al mare – anche se ormai gli italiani ci devono convivere da diversi anni – tanto che i turisti sono abituati a cercare La crisi economica influisce pesantemente sulle vacanze al mare – anche se ormai gli italiani ci devono convivere da diversi anni – tanto che i turisti sono abituati a cercare offerte e promozioni per il lettino e l’ombrellone, ma condizioni meteo così sfavorevoli a giugno e, soprattutto, nel mese di luglio era da tempo che non si verificavano: “pioggia e ancora pioggia hanno obbligato tanti clienti a rimanere distanti dagli stabilimenti balneari tra meno 10 e meno per cento le presenze in spiaggia rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”. Il grido d’allarme e di dolore è lanciato da Riccardo Borgo, presidente del Sib, il sindacato italiano balneari che associa circa 10 mila imprese e aderisce alla Fipe-Confcommercio. La dèbacle colpisce tutta la filiera del turismo. “Stimiamo che almeno 50.000 persone, tra i quali molti studenti universitari che lavorano d’estate per pagarsi gli studi, a giugno e luglio sono rimasti disoccupati – prosegue Borgo –. Il danno economico per la nostra categoria è superiore ai 400 milioni e comprende, oltre ai servizi di spiaggia, anche il mancato guadagno di bar, ristoranti, piscine, parcheggi e feste all’aperto”.