Dissesto idrogeologico, a rischio 1.154 beni culturali campani

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Sono 1154 secondo l’Ispra, istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale, i beni culturali della Campania a rischio elevato o molto elevato di frana. La cifra sale a 3189, se si considerano anche i siti per cui la pericolosità viene indicata come media o moderata. Parliamo del 35,9% del totale regionale. I dati sono stati aggiornati dall’Ispra nel 2018 e inseriti tra gli indicatori di rischio strategici del rapporto annuale sul dissesto idrogeologico, elaborato dall’agenzia Dire. In Italia, Paese che con i suoi 53 siti Unesco è un museo a cielo aperto con il primato mondiale di beni inseriti tra i Patrimoni dell’Umanità, ci sono ben 37mila siti culturali a rischio frane, il 18,6% del totale (11mila se consideriamo solo quelli maggiormente esposti al rischio). I beni culturali, a seguito di eventi calamitosi, “possono subire danni permanenti spesso irreversibili fino alla perdita totale del bene – questo l’allarme lanciato dall’Ispra -. Quelli architettonici, monumentali e archeologici, per loro natura, non sono inoltre delocalizzabili e necessitano quindi di adeguate misure strutturali di salvaguardia”.
In base alle stime regionali, la Campania, in cui si trovano soprattutto siti non delocalizzabili, è al quarto posto in Italia – dopo Toscana, Marche ed Emilia Romagna – per il numero di beni a rischio che si trovano in aree a pericolosità elevata o molto elevata di frane. Sono il 13% del totale nazionale. L’area metropolitana di Napoli è invece terza dopo le province di Siena e Genova: sul territorio partenopeo si trovano 448 siti ad alto rischio (il 13,6% di quelli presenti in provincia di Napoli), percentuale che supera il 20% se si considerano anche i rischi medio o moderato (671 beni culturali su 3284 dislocati nel territorio provinciale). Sono 401, invece, i beni culturali della Campania a rischio alluvioni (il 4,5% del totale). L’elaborazione 2018 dei dati Ispra ha spinto il ministero dell’Ambiente a inserire la Campania tra le 4 Regioni italiane che avranno accesso ai finanziamenti per combattere il dissesto idrogeologico. Come annunciato dal ministro Sergio Costa, saranno finanziate 54 progettazioni in Campania per oltre 12 milioni di euro. L’istituto per la protezione ambientale, infatti, ha lanciato un allarme che riguarda direttamente anche i cittadini. Le province di Napoli, Salerno e Avellino in Campania sono ai primi 4 posti delle aree metropolitane italiane in cui si riscontrano i valori più elevati di popolazione a rischio frane, residente in aree a pericolosità elevata o molto elevata. Sono 100mila in provincia di Napoli, 94mila in quella di Salerno e 46mila ad Avellino. A Napoli e Salerno, oltre che nella provincia di Genova, nelle aree a rischio risiedono più di 30mila famiglie.