Commercio, Ice-Prometeia: Scambi in crescita del 3,5%

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Dopo un biennio complicato, il commercio mondiale può finalmente segnare un cambio di passo. Secondo il Xii rapporto ice-Prometeia sull’evoluzione del commercio con l’estero per aree Dopo un biennio complicato, il commercio mondiale può finalmente segnare un cambio di passo. Secondo il Xii rapporto ice-Prometeia sull’evoluzione del commercio con l’estero per aree e settori, gli scambi globali di manufatti sono previsti in accelerazione del 3,5 per cento nel 2014, del 4,2 per cento e del 5,5 per cento in quelli successivi, con il tasso di sviluppo che torna a essere superiore al Pil mondiale. Una chiave per il rilancio, evidenzia il rapporto, risiede nel riequilibrio dei motori della crescita degli scambi e più in generale nella distribuzione di ricchezza, produzione e consumi globali. Nel 2013 la dimensione dello sbilanciamento era ancora troppo simile a quella di prima del 2009, un livello che la stessa crisi ha rivelato come non sostenibile e che ha di fatto frenato gli scambi negli ultimi anni. Rispetto al passato recente la ripresa americana, ma anche la più timida dinamica europea rappresentano il principale spunto di novità nello scenario, che si traduce in una mappa delle opportunità piuttosto allineata alle direttrici geografiche dell’export italiano. I settori trainanti Dal punto di vista dei settori trainanti, secondo il rapporto Ice-Prometeia “meccanica ed altri settori tecnologici saranno i più dinamici grazie a una generale ripresa del ciclo degli investimenti. import in accelerazione anche per i settori del Made in italy tradizionale (moda, alimentare, arredo), soprattutto nei segmenti a maggior qualità”. Il rapporto ice-Prometeia segnala anche i rischi che caratterizzano lo scenario del commercio internazionale. “le forti oscillazioni valutarie in alcuni mercati emergenti hanno ricordato la debolezza intrinseca che ancora caratterizza molti paesi. Non si tratta di rinnegare quell’attenzione ai nuovi mercati che ha segnato lo scenario dopo la crisi, ma di riqualificarla verso una maggiore selettività. Più che sul fronte macroeconomico, è tuttavia su quello geopolitico che si concentrano le possibili incognite”, si legge nella sintesi. Nuove regole Una possibile accelerazione nasce invece dal quadro delle regole in cui si muovono gli scambi. L’avvio delle negoziazioni Ttip e il successo dell’incontro multilaterale di Bali “possono aprire una nuova fase per il commercio mondiale, un’apertura oggi opportuna su due fronti: su quello globale per sfruttare appieno i benefici dell’integrazione in un mondo caratterizzato da velocità differenti, su quello interno per ridurre attraverso una migliore accessibilità quelle discriminazioni che per le sue caratteristiche pesano oggi in maniera più rilevante rispetto ai concorrenti sull’internazionalizzazione italiana”. Il rapporto è stato presentato in settimana alla presenza del presidente dell’agenzia Ice, Riccardo Monti, da Alessandra Lanza (responsabile strategie industriali e territoriali di Prometeia) e Gianpaolo Bruno (direttore pianificazione strategica, studi e rete estera dell’agenzia Ice). Le conclusioni sono state affidate al vice ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.