Mostra di Venezia: il Teatro San Carlo presenta “Caro Gioachino…”, docufilm su Rossini girato a Napoli

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Lunedì 3 settembre sarà presentato, nell’ambito delle Giornate degli Autori, alle 18,30 nella Villa degli Autori a Venezia, il cortometraggio ‘Caro Gioachino…’ realizzato dal Teatro San Carlo, Kaos Produzioni in collaborazione con Rai Cinema in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dalla morte di Gioachino Rossini. Tra gli interpreti il soprano Carmela Remigio. ‘Caro Gioachino…’ ha come protagonista Sergio Ragni, importante collezionista di Rossini e curatore del suo epistolario, che incontra nella sua casa museo un ospite inatteso: Marie-Henri Beyle, in arte Stendhal. Un incontro carico di tensioni. Ragni ha finalmente l’occasione di confutare e contestare ciò che in forma romanzata Stendhal scrive nella biografia ‘Vie de Rossini’, realizzata quando il compositore era ancora in vita e da subito criticata dal maestro oramai lontano dalla ribalta dei grandi teatri d’opera dell’epoca. A fare da cornice ai loro battibecchi, Isabella Colbran prima moglie del compositore, qui interpretata anche nella parte vocale dal celebre soprano Carmela Remigio, e presenza di primo piano nella casa museo di Sergio Ragni; Domenico Barbaja impresario del Teatro San Carlo e figura mitica nel mondo teatrale europeo della prima metà dell’ottocento; il dottor Cotugno illustre medico napoletano vissuto a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento e testimone del periodo napoletano di Rossini.
Il docufilm, girato interamente a Napoli, è stato realizzato nell’ambito delle manifestazioni organizzate dal Teatro di San Carlo in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dalla morte del Pesarese. Rossini ebbe un profondo legame con la città di Napoli dove visse per lunghi anni, chiamato dall’impresario Domenico Barbaja direttore musicale del San Carlo dal 1815 al 1822. L’idea di raccontare frammenti della vita artistica e quotidiana di Rossini a Napoli sviluppata in ‘Caro Gioachino…’ è una intuizione che scaturisce dall’incontro con Sergio Ragni, collezionista e curatore dell’epistolario rossiniano, con la sua casa museo, luogo dove, senza soluzione di continuità, Rossini continua a vivere nella Napoli contemporanea e dove i personaggi della vita del compositore continuano ad incontrarsi.