Al Pitti sfila la sartoria napoletana, in passerella tessuti e capi hi-tech

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Una tradizione che non ha bisogno di presentazioni: è da secoli che la moda napoletana fa scuola e si fa conoscere, in Italia e nel mondo, fin da quando, durante le Una tradizione che non ha bisogno di presentazioni: è da secoli che la moda napoletana fa scuola e si fa conoscere, in Italia e nel mondo, fin da quando, durante le tante dominazioni straniere, gli artigiani della regione prestavano servizio per le corti e l’aristocrazia dell’intera Europa. Quella capacità incredibile di disegnare e confezionare abiti e accessori è più viva che mai e da martedì a venerdì scorsi ha calamitato gli sguardi a Pitti Uomo 86, la rassegna fiorentina della moda maschile che sulla tradizione partenopea ha proiettato un film, “E poi c’è Napoli”: un tributo a uno stile diventato sinonimo di eleganza maschile in tutto il mondo. Dei circa 1090 marchi che hanno partecipato all’appuntamento di Fortezza da Basso, una significativa rappresentanza era “made in Campania”. Nomi che tramandano da generazioni la cultura della sartoria maschile, da Tramontano a Finamore, da Sartoria Napoletana a Isaia. Sartoria Partenopea hi-tech Un nome simbolo della moda, in Italia e nel mondo, che a Pitti Uomo è stato oggetto di un vero e proprio assalto di buyer da Cina, Russia e Stati Uniti. La Sartoria Partenopea guidata da Angelo Blasi continua ad incarnare la tradizione artigiana napoletana: i cento sarti dell’azienda hanno realizzato, quest’anno, capi hi-tech. Pezzo di punta della primavera 2015, lo spolverino in 100 per cento setawaterproof, con interni in cashmere e seta: il capo spalla ideale per l’incertezza del meteo che ormai sembra contraddistinguere la bella stagione. Contemporary Wardrobe, la nuova linea, guarda al gentleman di oggi e ai tre momenti chiave della sua giornata, proponendogli capi Dandy, Lounge e Vinage. “Questo Pitti ci ha sorpreso – racconta Mauro Blasi, figlio di Angelo e direttore commerciale dell’azienda –: probabilmente anche grazie al nuovo allestimento, per essere un’edizione estiva è stata molto movimentata”. Isaia per il debutto in società Napoli è di nuovo la metropoli calda e appassionata di una volta. Questo il messaggio di Isaia, altra storica azienda partenopea che a Firenze porta una giacca destinata alle giovani generazioni, pronte al debutto nell’età adulta. Si chiama “My First Isaia” il capo che dà il benvenuto a una nuova fase della vita. L’idea è nata per rappresentare l’ingresso in società dei più giovani e si propone come il primo abito sartoriale nella vita di un uomo. Con una peculiarità: il costo, ridotto della metà rispetto al prezzo di listino. Primo abito su misura, dunque, ma anche primo grande affare. L’azienda partenopea a Firenze presenta anche la Spring Summer 2015 collection dedicata alla costiera amalfitana e alla sua eredità culturale. Stile Finamore Nel vocabolario stilistico di Finamore 1925 sono due le parole d’ordine per la collezione estiva: eleganza e personalità. Camiceria fresca nelle combinazioni cromatiche del grigio chiaro con lo smeraldo, del corallo con il bordeaux e lilla, del bianco e dell’acqua. Gli appassionati dell’informale sceglieranno lino e cotone, da varianti di colore più tenui all’intensità degli stampati, frutto di un’appassionata ricerca d’archivio. Ecco allora i motivi della cravatteria e stilemi astratti anni ’60 non solo sulle camicie, ma sui nuovi pantaloni in gabardine e twill elasticizzato. Look completato da giacche in lino lavato, seta e cotone. In seta mista a lino, in puro lino, in seta e cotone con fantasie, le cravatte si realizzano a 7 pieghe, a 4 pieghe oppure sfoderate. La personalità di Tramontano Dal 1865 disegna e produce borse, valigie ed accessori di pelletteria e a Pitti Uomo ha portato una Primavera Estate fatta di raffinatezza nei dettagli e un’accurata ricerca dei materiali. Il classico Cuoio Archivio, pelle di vitello a concia naturale è proposto su classiche cartelle da lavoro ed eleganti borsoni da viaggio; il vitello a pieno fiore con effetto stampa alce viene impiegato in lavorazioni e prodotti dal mood informale. Infine il canvas, presentato oltre che sulla linea Arrotolata, evergreen della maison, su moderne tote bag dal design minimal. Orazio Luciano innova Nuovi tessuti e insoliti abbinamenti, colori particolari e voilà: trame classiche, giacche a quadroni, in galles o a spina di pesce appaiono nuove ed originali. Non poteva mancare la storia di Orazio Lucianoe della sua Vera Sartoria Napoletana. Un effetto vissuto e stropicciato che piace anche ai 25-30enni, a cui il brand si sta avvicinando negli ultimi tempi. Le giacche, in particolare, avranno un tocco in più: anziché la classica fodera, ci sarà un tessuto camicia all’interno, che le renderà ancora più fresche. Campania in passerella Culto e Dandy Life sono le proposte di Barba Napoli; innovativa la giacca di spugna lanciata da GiCapri. La maison Maria Santangelo ripropone il collo doppio uso come si usava negli anni di Mastroianni e De Sica. Leggerezza di volumi e colori per le calzature Paolo Scafora. Tonalità cromatiche e linee della ceramica di Vietri per Marzullo, con una nuova nata, la “Cravatta Piuma”.