Danza, da Arenzano appello al governo: Più risorse alla Cultura

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di Massimiliano Craus

E’ passato un mese dal trionfo coreutico di Arenzano eppure ancora se ne parla ovunque. Soprattutto perché si sono gettate le base per un ponte artistico e culturale capace di convogliare tutte le forze buone della danza per ridare la linfa necessaria per risalire la china tutti insieme. Per cui non fa specie leggere il comunicato redatto dall’ufficio stampa del festival: “successo oltre le aspettative per la ventitreesima edizione di “Arenzano in Danza”, il Festival della Danza della Liguria, ideato e diretto dall’alessandrina Patrizia Campassi, patrocinato dalla Regione Liguria, dal Comune di Arenzano e dal CSI Genova. La settimana di stage, il Concorso dei giovani talenti e la serata del Gran Gala dello scorso 7 luglio hanno portato novità ulteriori sull’ambizioso programma 2018.” Del resto gli ospiti dell’edizione, prestigiosi nomi nel mondo della danza, sono stati premiati nella serata conclusiva con i riconoscimenti propri del Festival: il maestro russo Oleg Vinogradov, il direttore della Scuola del Teatro San Carlo di Napoli Stephan Fournial e l’etoile Renata Calderini hanno ricevuto il premio alla carriera “DanzArenzano Arte”, al ballerino e coreografo televisivo Stefano Forti è stato consegnato il premio DanzArenzano Media Show mentre Elena Bottaro del Corpo di Ballo dell’Opera di Vienna è stata la premiata per l’Excellent Dancers Grand Prix. Proprio la Bottaro, che si è esibita durante il Gran Gala con il suo compagno Andres Garcia Torres in un passo a due da “Giulietta e Romeo”, ha impressionato favorevolmente gli ospiti del Festival tanto che il Maestro Oleg Vinogradov – fondatore del Washington Ballet e presidente del Consiglio della Danza mondiale dell’Unesco dallo scorso novembre – ha deciso di regalarle una sua coreografia. Il maestro Vinogradov, inoltre, durante la conferenza di presentazione ufficiale del Gran Gala ha proposto di elaborare un documento, insieme ai nomi illustri del panorama del balletto italiano e ai colleghi presenti ad “Arenzano in Danza”, da presentare al Governo e alle istituzioni affinché la danza in Italia torni ad avere il valore che merita e il peso che le spetta nelle voci di bilancio destinate all’arte e alla cultura. “Il balletto è nato in Italia ma i vostri politici se ne sono dimenticati – ha commentato lo stesso Vinogradov – in Russia la danza è un’arte rispettata e insegnata nelle scuole pubbliche. In Italia è l’ora di un cambiamento di rotta, a cominciare dai riferimenti istituzionali.” Unità di intenti evidentemente manifestata a tutto tondo, proprio come da quasi cinque lustri la direttrice artistica Patrizia Campassi ha sempre voluto trasmettere ai partecipanti da generazione in generazione. Anche con l’ultima idea chiarita a caratteri cubitali in quest’ultima edizione 2018: da quest’anno vorrei mettere in luce la necessità di dotarci tutti di un fronte comune – chiarisce la direttrice artistica – con la realizzazione del Circuito Danza Scuole Insieme in accordo con il CSI di Enrico Carmagnani. Per le scuole di danza che hanno partecipato e che partecieranno nelle prossime edizioni ad “Arenzano in Danza” sarà infatti possibile aderire gratuitamente agli appuntamenti formativi del Circuito Danza Scuole Insieme CDSI per l’anno accademico 2018/19 con work-shop formativi giuridico–fiscali inerenti la nuova finanziaria, il Corso di certificazione gratuito, rivolto agli insegnanti, inerente l’adeguamento normativo e le condizioni agevolate per work-shop di approfondimento e stage gli allievi delle loro scuole nonché per tutti i progetti di contaminazione artistica.

in foto Patrizia Campassi