Terra dei Fuochi, Stop Biocidio: Salta il Decreto, pronti a una nuova mobilitazione

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“Ancora una volta, come è già accaduto nella stesura del contratto di governo che aveva ‘dimenticato’ il sud Italia, i 5 stelle e la Lega decidono di ignorare il disastro ambientale della nostra regione”. Così la Rete Stop Biocidio che raccoglie i comitati della terra dei fuochi in una nota sulla mancata presentazione nel Consiglio dei ministri di ieri del decreto sulla Terra dei Fuochi. “Ieri la discussione sulla Terra dei Fuochi era prevista tra gli odg del Consiglio dei ministri: tutti si aspettavano, soprattutto visto il ruolo del ministro Costa, che finalmente da Roma arrivasse una presa di posizione netta sulla questione. Evidentemente le donne e gli uomini della Campania dovranno aspettare ancora, dal momento che il punto ‘Terra dei Fuochi’ e’ misteriosamente scomparso dall’ordine del giorno del Cdm” prosegue la nota dei comitati. “Non ci vuole una grande finezza d’analisi politica per capire che, ancora una volta, il ‘governo del cambiamento’ e’ ostaggio del suo azionista di minoranza, la Lega di Matteo Salvini. La Lega, che oggi si presenta come il ‘nuovo che avanza’, era in realtà pienamente coinvolta nella perpetrazione di questo scempio ordita anche con la complicita’ dei governi Berlusconi. Lega che oggi ha tutto l’interesse a dare priorità agli interventi legati al Nord, dove raccoglie la maggioranza dei voti, e non aspetta che trovare pretesti assurdi per cancellare dal dibattito il meridione d’Italia ‘colpevole’ di non aver creduto alla propaganda leghista” sostengono gli attivisti dei comitati che si aspettavano una convocazione dal ministro per discutere il testo subito dopo il passaggio nel Consiglio dei ministri e prima che lo stesso arrivasse in parlamento. “Se pero’ i nostri politici credono di poter ‘dimenticare’ quella terra su cui hanno costruito la loro campagna elettorale, noi non – concludono i comitati – ci scordiamo niente e continueremo a braccare questo governo senza fare sconti a nessuno in nome di una fantomatica ‘discontinuita” che e’ ancora tutta da dimostrare”. La mobilitazione riprenderà nei prossimo giorni se non ci saranno immediate prese di posizione da parte del governo ed “un’apertura strutturale” all’accoglimento delle proposte dei comitati.