Pochi servizi per bambini e adolescenti. In Campania la maggiore povertà educativa

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È la Campania la regione italiana con la maggiore “povertà educativa”, cioé dove più scarsa e inadeguata è l’offerta di servizi e opportunità educative e formative per i È la Campania la regione italiana con la maggiore “povertà educativa”, cioé dove più scarsa e inadeguata è l’offerta di servizi e opportunità educative e formative per i bambini e adolescenti: largamente insufficienti gli asili e le scuole a tempo pieno; più della metà delle strutture scolastiche non offre il servizio mensa. Pochissimi i libri, lo sport, l’arte e perfino internet a occupare il tempo libero dei giovanissimi e tra i più alti d’Italia il tasso di dispersione scolastica. È quanto emerge dal rapporto “La Lampada di Aladino – L’Indice di Save the Children per misurare le povertà educative e illuminare il futuro dei bambini in Italia”, elaborato per la prima volta da Save the Children – l’Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti – con il contributo di un comitato scientifico , e reso noto oggi, in contemporanea con il lancio della campagna “Illuminiamo il Futuro”. La Campania è in cima alla lista delle regioni italiane per povertà educativa con 11 indicatori su 14 di segno molto negativo, secondo il nuovo Indice IPE di Save the Children. Difficile in particolare la situazione dei servizi dedicati alla prima infanzia: solo 2,8 bambini su 100 (nella fascia di età 0-2 anni) sono presi in carico dagli asili pubblici campani, un dato ben lontano da quello dell’Emilia Romagna (26,5 per cento) e ancor più dall’obiettivo del 33 per cento stabilito dalla Ue. Anche il tempo pieno nelle scuole primarie viene garantito solo nl 6,5 per cento delle scuole primarie e al 15,3 per cento nelle secondarie di primo grado, mentre poco meno della metà degli istituti (49,36 per cento) danno la possibilità di usufruire della mensa scolastica. Al di sotto dello standard europeo anche il tasso di dispersione scolastica, che in Campania raggiunge quota 22,2 per cento, terzo più alto in Italia. La deprivazione educativa non si limita solo alla scuola e riguarda anche gli altri ambiti di vita dei minori: solo il 24,3 per cento tra i bambini e gli adolescenti in Campania fa sport continuativamente, (a fronte del 61,6 per cento in Valle d’Aosta), il 36,7 per cento dei minori ha letto un libro. Solo il 16 per cento dei minori nella regione ha visitato un monumento nell’ultimo anno. “Save the Children prova per la prima volta a misurare la povertà educativa attraverso un Indice e a portarla all’attenzione di tutti con la campagna Illuminiamo il Futuro”, spiega Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia. “La scarsità di asili nido in Campania, così come del tempo pieno e di servizi fondamentali come le mense è una grave privazione di opportunità educative per bambini e adolescenti e di supporto alle famiglie che spesso già combattono con la povertà economica, in contesti segnati anche da una diffusa illegalità”, sottolinea Raffaela Milano, direttore programmi Italia-Europa Save the Children Italia.