Confindustria Campania, giochi e moda: una mostra per svelare tutti gli inganni del fake

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in foto da sinistra da Paolo Bastianello, Loredana Gulino e Luigi Giamundo tavolo Anticontraffazione Mise-Roma

La Mostra del Vero e del Falso conta una doppia esposizione, una dedicata al mondo dei giocattoli e l’altra al mondo della moda (abbigliamento e pelletteria). L’obiettivo è di mostrare al pubblico le differenze tra prodotti originali e contraffatti, soprattutto per que che riguarda l’aspetto della sicurezza e della qualità.

Le mostre
Le due esposizioni riprendono in una veste espositiva rinnovata gli itinerari ed i concept di “Con i giocattoli nun s’pazzea” e “Questa non è una sòla!” tenuti a Napoli rispettivamente nel 2016 e nel 2017. La mostra dedicata al mondo delle scarpe e della pelletteria è stata anche ospitata al Micam, il più importante salone internazionale dedicato alle calzature nel recente febbraio 2018.
La Mostra metterà in contrapposizione da un lato la bellezza del Made in Italy e dall’altro i rischi su salute e sicurezza provocati da giocattoli, scarpe e altri capi di abbigliamento contraffatti, frutto di sequestri compiuti dalle Forze dell’Ordine.
Ai giochi originali, testati e sicuri, creati e sviluppati grazie all’inventiva e all’impegno di ricercatori ed aziende saranno contrapposti giocattoli contraffatti spesso facilmente smontabili, poco sicuri che rilasciano sostanze dannose a contatto con la pelle o con la saliva.
A capi di abbigliamento, icona della nostra manifattura di qualità e dello stile italiano rinomato in tutto il mondo, saranno contrapposti copie in plastica, finta pelle e materiali di dubbia provenienza che niente o poco hanno a che vedere con gli originali.

Le postazioni scientifiche
Ma il format espositivo-didattico è completato dalla presenza di due postazioni scientifiche: Smarted, startup innovativa specializzata nello sviluppo di sistemi di realtà aumentata nata in seno al Nac – Laboratorio di Intelligenza Artificiale della Federico II ha realizzato per l’Associazione Museo del Vero e del Falso delle applicazioni basate su sistemi interattivi in grado di far cimentare l’utente con game interattivi per riconoscere le differenze tra vero e falso con prodotti originali e contraffatti.
Stazione Sperimentale Industria Pelli ed Unic si alterneranno invece alla postazione tecnica alla quale, grazie alla presenza di un microscopio, si potranno vedere le differenze tra i diversi tessuti ed apprendere quelle che sono le diversità di composizione e reazioni alle sostanze chimiche adottate nella concia delle pelli.

Gli orari
La Mostra è aperta al pubblico da lunedì 18 giugno a venerdì 22 giugno 2018, dalle ore 10.00 alle ore 17.30, a Roma presso la sede UIBM in Via di San Basilio 14. Ingresso gratuito.

I dati del mercato del falso
L’Italia è il Paese europeo che paga il prezzo più alto al mercato del falso con quasi 7 miliardi di euro all’anno di mancate vendite e 100mila posti di lavoro bruciati. E’ il valore di una vera e propria “manovra finanziaria” se si considera che questi numeri si riferiscono al solo circuito abbigliamento-calzature, cosmetici, articoli sportivi, borse, giocattoli e gioielleria.
Il mercato del fake in Italia:
– 6,9 miliardi: valore del mercato del falso in Italia
– 1,7 miliardi: gettito fiscale sottratto all’erario
– 18,6 miliardi: aumento della produzione interna senza contraffazione
– 100mila occupati in meno (posti di lavoro sottratti all’economia legale)
– 32 milioni: articoli sequestrati nel 2017

I prodotti più contraffatti
1) Abbigliamento e accessori: valore sul mercato nazionale del fake stimabile in 2,2 miliardi di euro, pari al 32,5% del totale
2) Audiovisivi: valore pari a quasi 2 miliardi (il 28,5% del totale)
3) Prodotti alimentari: valore di 1 miliardo di euro, pari al 14,8% del totale
4) Cellulari e componenti: valore di 732 milioni di euro (il 10,6% del totale
5) Orologi e dei gioielli: vale oggi 402 milioni di euro (il 5,8% del totale)
6) Materiale informatico (hardware per computer, schede di memoria, chiavette Usb): valore di 282 milioni di euro (4,1% del totale).